Prosegue a Palazzo Chigi il lavoro sulle nuove linee guida
essenziali per le oltre
7000 opere previste dal piano nazionale
di prevenzione e contrasto al dissesto idrogeologico. Il 27
luglio 2015, con il coordinamento di
Mauro Grassi e
Gian
Vito Graziano, presso la
Struttura di Missione
#italiasicura si è svolta la riunione con tutti gli attori che
stanno partecipando alla redazione di un documento finale e che
sono impegnati quotidianamente nella
lotta al dissesto
idrogeologico: dai Ministeri dell'Ambiente e delle
Infrastrutture con il Consiglio superiore dei Lavori Pubblici alla
Protezione Civile, da Ispra all'Associazione dei Consorzi di
Bonifica, dal Centro italiano per riqualificazione fluviale al
Consiglio nazionale delle ricerche da Ance, Rfi, INU e Consiglio
Nazionale Ingegneri.
Saranno vietati gli interventi di cementificazione e restringimento
delle sponde fluviali o la copertura di fiumi e torrenti che hanno
enormemente aumentato alluvioni e allagamenti. In coerenza con
prescrizioni che saranno emanate da tutte le autorità di bacino,
saranno possibili diversi interventi, sia strutturali come casse di
espansione o vasche di laminazione delle piene e canali scolmatori,
sia nuove opere previste come obbligo dallo Sblocca Italia dei
"contratti di fiume" per riqualificare e rinaturalizzare i tratti
fluviali.
"C'è da modificare una storia di cattiva progettazione -
spiega Mauro Grassi, direttore di #italiasicura -
che ci
ha portato spesso a spendere lentamente e male le risorse
impegnate. Le nuove linee guida dovranno essere adottate per ogni
opera lungo i nostri fiumi, sui versanti e sulle coste con una
valutazione accurata delle diverse alternative di intervento anche
attraverso accurate analisi costi/benefici come sostiene la UE
nella direttiva alluvioni. Le nuove linee guida saranno un passo
importante per una progettazione di qualità, sostenuta con il nuovo
Fondo di rotazione per la progettazione di 100 milioni previsto
dalla Delibera Cipe di Febbraio, per la predisposizione del Piano
Nazionale contro il dissesto idrogeologico che prevede oltre 7000
opere per gran parte ancora alla fase iniziale della
progettazione".
"Stiamo andando avanti velocemente con l'analisi di tutti i
documenti raccolti e dei suggerimenti arrivati -
spiega
Gian Vito Graziano, Presidente del Consiglio Nazionale dei
Geologi e coordinatore del lavoro sulle linee guida per
#italiasicura -
a settembre avremo il documento finale con le
nuove linee guida, l'obiettivo è una forma più snella per
un'applicazione più facile e con grande attenzione ai territori,
alle nuove tecnologie, ai monitoraggi e alla valutazione del
rischio, al piano delle manutenzioni, al quadro
giuridico".
A cura di Ufficio Stampa
#italiasicura
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