Con il Decreto Legge Enti Territoriali 78/2015 è stato concesso un
più ampio raggio di azione alle Amministrazioni Regionali per
incentivare gli investimenti degli Enti Locali per l’anno 2015.
Due sono gli strumenti in possesso delle Regioni per allentare il
Patto di Stabilità di Province, Città Metropolitane e Comuni:
- Patto Orizzontale: la Regione riassegna gli spazi
finanziari in esubero ceduti dagli Enti Locali, ad altri Enti
Locali che invece necessitano di maggiori spazi di spesa.
- Patto Verticale: la Regione destina gli spazi finanziari
assegnati da parte del Governo agli Enti Locali del proprio
territorio.
In merito allo strumento finanziario del patto verticale, la Legge
di Stabilità dell’anno 2015 prevedeva un suo uso esclusivo per
sanare i debiti commerciali contratti alla data del 30 giugno 2014
da parte delle Amministrazioni Locali. Recependo la richiesta degli
Enti Locali, con il DL 78/2015 si è dato un più importante peso
economico a questo strumento, aprendo alle diverse spese in conto
capitale. Le Regioni, infatti, pur dovendo dare priorità ai debiti
commerciali, potranno destinare gli spazi finanziari del patto
verticale del valore di un miliardo, secondo i propri orientamenti.
Le risorse, in base alle richieste, saranno destinate ai Comuni
fino ad un tetto massimo del 75% ed il restante 25% a Province e
Città Metropolitane, a cui si potrà aggiungere l’eventuale quota di
spazi non assegnati alle Amministrazioni comunali. È quindi
possibile destinare il patto verticale per interventi di edilizia
scolastica, dando continuità alle operazioni già poste in essere
dal Governo.
Un buon esempio di gestione degli strumenti regionali per
l’alleggerimento del Patto di Stabilità per l’edilizia scolastica
arriva dalla Regione Emilia Romagna, che, con deliberazione del 28
luglio, ha deciso di destinare 7,4 milioni di euro del patto
orizzontale a favore degli Enti Locali per interventi per le
scuole. Ne hanno beneficiato 45 Comuni.
Il Governo ha già dimostrato di credere nell’alleggerimento dei
vincoli delle finanza pubblica locale, sbloccando nel primo anno e
mezzo di operato oltre 344 milioni di euro per interventi nelle
scuole.
Un impegno importante che può essere amplificato grazie ad un
coordinamento tra le azioni del Governo e delle Regioni. Con
proprio atto amministrativo, infatti, le Amministrazioni regionali
devono individuare i criteri di riparto degli spazi finanziari: in
questo modo, le Regioni potranno incentivare determinate tipologie
di investimenti tra i propri Enti Locali. Entro il termine
perentorio del 30 settembre 2015, le Regioni dovranno comunicare al
MEF la rideterminazione degli obiettivi finanziari dei propri Enti
Locali.
A cura di Ufficio Stampa
#ItaliaSicura
© Riproduzione riservata