Antincendio: con il nuovo Regolamento di Prevenzione Incendi procedure più rapide

07/09/2015

Entrerà in vigore il 18 novembre 2015 il nuovo Regolamento di prevenzione incendi di cui al Decreto del Ministro dell'Interno 3 agosto 2015 recante "Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi, ai sensi dell'art. 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139" (G.U. 20/08/2015, n. 192 - Suppl. Ordinario n. 51).

Il provvedimento si pone l'obiettivo di semplificare le procedure al fine di assicurare tempi più rapidi per l'avvio delle attività produttive, senza ridurne nel contempo il livello di sicurezza. Si tratta di un importante progetto innovativo delle norme di prevenzione incendi che consentirà il passaggio da un sistema più rigido, caratterizzato da regole prescrittive, ad uno che predilige l’approccio prestazionale, capace cioè di raggiungere elevati livelli di sicurezza antincendio attraverso un insieme di soluzioni tecniche più flessibili e aderenti alle peculiari esigenze delle diverse attività.

Il nuovo decreto è composto da 5 articoli e un corposo allegato tecnico che ne costituisce il cuore:
  • art. 1 - Approvazione e modalità applicative delle norme tecniche di prevenzione incendi
  • art. 2 - Campo di applicazione
  • art. 3 - Impiego dei prodotti per uso antincendio
  • art. 4 - Monitoraggio
  • art. 5 - Disposizioni finali
  • allegato 1 - Norme di Prevenzione Incendi

L'allegato 1 è strutturato in 4 sezioni distinte:
  • Sezione G - Generalità che definisce termini, definizioni e simboli grafici, le metodologie di progettazione della sicurezza antincendio e le soluzioni progettuali finalizzate al raggiungimento degli obiettivi primari di prevenzione incendi. L'impostazione generale di questa sezione è basata sui seguenti principi:
    • generalità: stesse metodologie per tutte le attività
    • semplicità: sono privilegiate le soluzioni semplici, realizzabili, comprensibili e con la più facile manutenzione
    • modularità: scomposizione della materia in moduli che guidino il progettista alla composizione delle soluzioni appropriate
    • flessibilità: ad ogni prestazione di sicurezza antincendio richiesta all'attività corrisponde sempre la proposta di molteplici soluzioni progettuali prescrittive o prestazionali. Sono inoltre definiti metodi riconosciuti affinché il progettista possa concepire autonomamente e dimostrare la validità della specifica soluzione progettuale alternativa, nel rispetto degli obiettivi di sicurezza antincendio
    • standardizzazione e integrazione: conformità con gli standard internazionali
    • inclusione: le diverse disabilità (es. motorie, sensoriali, cognitive,...), temporanee o permanenti, delle persone che frequentano le attività sono considerate parte integrante della progettazione della sicurezza antincendio
    • contenuti basati sull'evidenza: il tutto è basato su ricerca, valutazione e uso sistematico dei risultati della ricerca scientifica nazionale e internazionale
    • aggiornabilità: il documento è stato realizzato in modo da essere facilmente aggiornato in base allo sviluppo tecnologico e delle conoscenze
  • Sezione S - Strategia antincendio: è il cuore delle norme tecniche di prevenzione incendi
  • Sezione V - Regole tecniche verticali: reca le indicazioni di prevenzione incendi che si applicano alle aree a rischio specifico
  • Sezione M - Metodi: si definisce nel dettaglio la metodologia di progettazione dell'ingegneria delle sicurezza antincendio (o progettazione antincendio prestazionale). È suddiviso in altre 3 sezioni:
    1. M1 - Metodologia per l'ingegneria della sicurezza antincendio
    2. M2 - Scenari di incendio per la progettazione prestazionale
    3. M3 - Salvaguardia della vita con la progettazione prestazionale

A cura di Ilenia Cicirello
   


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