Ponte sullo Stretto, una sfida per gli ingegneri italiani?

06/10/2015

E' arrivato fino a Venezia l'infuocato dibattito che negli ultimi giorni ha riguardato la mozione approvata alla Camera per il rilancio del progetto del Ponte sullo Stretto di Messina.

Nonostante siano in molti a pensare che le due cose non abbiano alcuna correlazione, non posso fare a meno di evidenziare le enormi carenze infrastrutturali della Regione Sicilia che negli ultimi mesi è stata sconvolta prima dal crollo del Viadotto Himera (leggi news), che ha diviso la Sicilia in due, fino ad arrivare al crollo avvenuto stamattina sull'autostrada A18 che collega Catania a Messina.


Restano, comunque, in molti a sottolineare l'importanza strategica dell'opera che servirà a collegare la Sicilia al resto dell'Italia. Tra questi il Consiglio Nazionale degli Ingegneri che durante il Congresso Nazionale di Venezia hanno parlato di ribadito la necessità di quest'opera non solo per la Sicilia ma per l'Italia intera.

"È una grande sfida per l'ingegneria italiana, ma rappresenta anche un intervento di estrema importanza per il Paese che ha necessità di dotarsi di infrastrutture moderne e all'avanguardia". Queste le parole del Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri Armando Zambrano che ha continuato il suo intervento rilevando che "I collegamenti ad alta velocità devono raggiungere anche la Sicilia a patto di reperire le risorse necessarie, verificando il rapporto costi-benefici".

Nessun dubbio, quindi, sull'importanza strategica del Ponte e sulla necessità di "intervenire in modo serio e puntuale, realizzando un progetto di elevata qualità", affinché l'opera possa rappresentare "un volano per rilanciare la competitività e lo sviluppo dell'Italia e soprattutto del Sud".

Lascio come sempre a voi ogni commento.

A cura di Ing. Gianluca Oreto
     


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