E' arrivato fino a Venezia l'infuocato dibattito che negli ultimi
giorni ha riguardato la mozione approvata alla Camera per il
rilancio del progetto del Ponte sullo Stretto di Messina.
Nonostante siano in molti a pensare che le due cose non abbiano
alcuna correlazione, non posso fare a meno di evidenziare le enormi
carenze infrastrutturali della Regione Sicilia che negli ultimi
mesi è stata sconvolta prima dal crollo del Viadotto Himera
(
leggi news), che ha diviso la Sicilia in
due, fino ad arrivare al crollo avvenuto stamattina sull'autostrada
A18 che collega Catania a Messina.
Restano, comunque, in molti a sottolineare l'importanza strategica
dell'opera che servirà a collegare la Sicilia al resto dell'Italia.
Tra questi il
Consiglio Nazionale degli Ingegneri che
durante il
Congresso Nazionale di Venezia hanno parlato di
ribadito la necessità di quest'opera non solo per la Sicilia ma per
l'Italia intera.
"È una grande sfida per l'ingegneria italiana, ma rappresenta
anche un intervento di estrema importanza per il Paese che ha
necessità di dotarsi di infrastrutture moderne e
all'avanguardia". Queste le parole del Presidente del
Consiglio Nazionale degli Ingegneri
Armando Zambrano che ha
continuato il suo intervento rilevando che
"I collegamenti ad
alta velocità devono raggiungere anche la Sicilia a patto di
reperire le risorse necessarie, verificando il rapporto
costi-benefici".
Nessun dubbio, quindi, sull'importanza strategica del Ponte e sulla
necessità di
"intervenire in modo serio e puntuale, realizzando
un progetto di elevata qualità", affinché l'opera possa
rappresentare
"un volano per rilanciare la competitività e lo
sviluppo dell'Italia e soprattutto del Sud".
Lascio come sempre a voi ogni commento.
A cura di
Ing. Gianluca Oreto
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