Entra ufficialmente in vigore oggi il nuovo Regolamento di
Prevenzione Incendi di cui al
Decreto del Ministro dell'Interno
3 agosto 2015 recante
"Approvazione di norme tecniche di
prevenzione incendi, ai sensi dell'art. 15 del decreto legislativo
8 marzo 2006, n. 139" (G.U. 20/08/2015, n. 192 - Suppl.
Ordinario n. 51).
Il nuovo Regolamento di Prevenzione Incendi è stato pubblicato per
semplificare le procedure e assicurare tempi più rapidi per l'avvio
delle attività produttive, senza ridurne nel contempo il livello di
sicurezza. Non sono, però, mancate le critiche da parte degli
operatori del settore. Ricordiamo, infatti, la presa di posizione
del Consiglio Nazionale degli Ingegneri che all'indomani della
pubblicazione del Decreto ne ha criticato i contenuti.
"Non è
il testo che ci aspettavamo e che avevamo valutato in bozza nelle
ultime versioni" aveva dichiarato l'
ing. Gaetano Fede,
consigliere e coordinatore del gruppo di lavoro "Sicurezza" del
Consiglio nazionale degli ingegneri. "L'impianto delle Nuove
norme tecniche - ha continuato l'ing. Fede -
resta immutato, ma
senza le Regole tecniche verticali risulta troppo emendato ed
applicabile di fatto solo alle attività soggette non normate. La
presenza anche di una sola Regola tecnica verticale - quella delle
scuole, come si dava per scontato almeno fino al mese di luglio
scorso - avrebbe permesso una migliore e più puntuale verifica
dell'efficacia della nuova norma. Pertanto per i primi tempi, non
sappiamo quanto lunghi, si tratterà di un'applicazione molto
ridotta, e che resta comunque su base volontaria. Tutto ciò
ovviamente riduce sensibilmente gli aspetti innovativi della nuova
norma".
Ricordiamo che il nuovo decreto è composto da 5 articoli e un
corposo allegato tecnico che ne costituisce il cuore:
- art. 1 - Approvazione e modalità applicative delle norme
tecniche di prevenzione incendi
- art. 2 - Campo di applicazione
- art. 3 - Impiego dei prodotti per uso antincendio
- art. 4 - Monitoraggio
- art. 5 - Disposizioni finali
- allegato 1 - Norme di Prevenzione Incendi
In particolare, l'allegato 1 è strutturato in 4 sezioni distinte:
- Sezione G - Generalità che definisce termini,
definizioni e simboli grafici, le metodologie di progettazione
della sicurezza antincendio e le soluzioni progettuali finalizzate
al raggiungimento degli obiettivi primari di prevenzione incendi.
L'impostazione generale di questa sezione è basata sui seguenti
principi:
- generalità: stesse metodologie per tutte le
attività
- semplicità: sono privilegiate le soluzioni semplici,
realizzabili, comprensibili e con la più facile manutenzione
- modularità: scomposizione della materia in moduli che
guidino il progettista alla composizione delle soluzioni
appropriate
- flessibilità: ad ogni prestazione di sicurezza
antincendio richiesta all'attività corrisponde sempre la proposta
di molteplici soluzioni progettuali prescrittive o prestazionali.
Sono inoltre definiti metodi riconosciuti affinché il progettista
possa concepire autonomamente e dimostrare la validità della
specifica soluzione progettuale alternativa, nel rispetto degli
obiettivi di sicurezza antincendio
- standardizzazione e integrazione: conformità con gli
standard internazionali
- inclusione: le diverse disabilità (es. motorie,
sensoriali, cognitive,...), temporanee o permanenti, delle persone
che frequentano le attività sono considerate parte integrante della
progettazione della sicurezza antincendio
- contenuti basati sull'evidenza: il tutto è basato su
ricerca, valutazione e uso sistematico dei risultati della ricerca
scientifica nazionale e internazionale
- aggiornabilità: il documento è stato realizzato in
modo da essere facilmente aggiornato in base allo sviluppo
tecnologico e delle conoscenze
- Sezione S - Strategia antincendio: è il cuore delle
norme tecniche di prevenzione incendi
- Sezione V - Regole tecniche verticali: reca le
indicazioni di prevenzione incendi che si applicano alle aree a
rischio specifico
- Sezione M - Metodi: si definisce nel dettaglio la
metodologia di progettazione dell'ingegneria delle sicurezza
antincendio (o progettazione antincendio prestazionale). È
suddiviso in altre 3 sezioni:
- M1 - Metodologia per l'ingegneria della sicurezza
antincendio
- M2 - Scenari di incendio per la progettazione
prestazionale
- M3 - Salvaguardia della vita con la progettazione
prestazionale
A cura di
Redazione LavoriPubblici.it
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