Dopo i pesanti risultati dei mesi estivi, continua l'andamento
negativo del mercato nel mese di ottobre: -23,0% in valore su
ottobre 2014, che porta all'11,4% la perdita in valore dei primi
dieci mesi del 2015 sugli stessi mesi del 2014. Questo, in estrema
sintesi, è quanto emerge dall'aggiornamento al 31 ottobre
dell'osservatorio OICE-Informatel sul mercato pubblico dei servizi
di ingegneria e architettura.
Le gare rilevate nel mese di ottobre sono state 354 (di cui 15
sopra soglia), per un importo complessivo di 21,6 milioni di euro
(10,6 sopra soglia). Rispetto ad ottobre 2014 il numero dei bandi
cresce del 2,6% (-68,1% sopra soglia e +13,8% sotto soglia) mentre
il loro valore, come detto, cala del 23,0% (-34,7% sopra soglia e
-6,6% sotto soglia).
Nei primi dieci mesi del 2015 sono state indette complessivamente
3.267 gare (di cui 278 sopra soglia), per un valore complessivo di
370,8 milioni di euro (299,1 sopra soglia). Il confronto con lo
stesso periodo del 2014 è negativo: mentre il numero delle gare
sale del 5,4%, il loro valore scende dell'11,4%.
Continuano ad essere eccessivi i ribassi con cui le gare vengono
aggiudicate: in base ai dati raccolti ad ottobre il ribasso medio
sul prezzo a base d'asta, per le gare indette nel 2014, è al 29,9%.
Le prime informazioni sulle principali gare indette nel 2015 e già
aggiudicate ci danno un ribasso medio del 40,6%.
"Il negativo risultato di ottobre avvalora i timori che abbiamo
espresso nei mesi scorsi -
ha dichiarato Patrizia Lotti,
Presidente OICE, commentando i dati dell'osservatorio -
confermando il rallentamento degli investimenti in
infrastrutture delle pubbliche amministrazioni; il calo riguarda
sia le gare per servizi di ingegneria e architettura puri sia
quelle di esecuzione di lavori e servizi di ingegneria e
architettura (appalti integrati, finanza di progetto e
concessioni). La situazione ci preoccupa in particolare modo perché
senza un adeguato mercato domestico le nostre società, che hanno
quasi un terzo del loro fatturato all'estero, non potranno reggere
il confronto con la concorrenza straniera, peraltro sempre più
agguerrita. I dati del 2014 avevano fatto sperare in una inversione
di tendenza dei trend degli ultimi anni quando, fra il 2010 e il
2013, avevamo registrato una riduzione in valore del 37,4%. Con il
2014 -
ha continuato il Presidente OICE -
avevamo
recuperato il 28,6% sul 2013 e quindi ci aspettavamo che questi
risultati fossero consolidati quest'anno. Invece, se il trend
rimarrà più o meno lo stesso di questi ultimi mesi, si andrà verso
una nuova riduzione del mercato stimabile, ad oggi, in circa l'11
%. Anche i primi parziali dati sui ribassi medi del 2015, che
aumentano dal 30% al 40%, sono la dimostrazione delle difficoltà di
chi opera in un mercato sempre più asfittico. L'auspicio è che in
prospettiva si possano dare segnali univoci di ripresa degli
investimenti e in tale senso l'OICE non può che salutare con favore
la proposta inserita nella cosiddetta legge finanziaria di superare
il patto di stabilità, in modo da liberare risorse per investimenti
da parte degli enti locali, un settore della Pubblica
Amministrazione che ha ridotto clamorosamente gli investimenti in
conto capitale, ma è riuscito a fare salire la spesa in conto
corrente, vero e proprio esempio di spending review al contrario. A
questo deve accompagnarsi anche qualche scelta normativa forte e
determinata per creare più mercato -
ha concluso Patrizia
Lotti -
la delega appalti si muove in questa direzione
accogliendo le nostre proposte sull'incentivo del 2%, da togliere
alla progettazione e spostare su programmazione e controllo, che si
spera possa ridurre quel miliardo di progettazione interna alla
P.A. che oggi è quasi il doppio del valore del libero mercato.
Basta che si faccia presto".
La posizione dell'Italia rispetto agli altri paesi europei si
rileva dal numero delle gare italiane pubblicate sulla gazzetta
comunitaria, che è passato dalle 283 dei primi dieci mesi del 2014
alle 278 del 2015, -1,8%. Nell'insieme dei Paesi dell'Unione
Europea la domanda di servizi di ingegneria e architettura
presenta, nello stesso periodo, una crescita, +26,8%. Sempre molto
modesta, all'1,8%, la quota del nostro Paese sul numero totale
delle gare pubblicate, risultando di gran lunga inferiore rispetto
a quella di Paesi di paragonabile rilevanza economica: Francia
33,2%, Germania 19,5%, Polonia 9,6%, Svezia 4,8%, Gran Bretagna
4,7%.
L'andamento delle gare miste, cioè di progettazione e costruzione
insieme (appalti integrati, general contracting, project financing,
concessioni di realizzazione e gestione), scende in valore e in
numero: il valore messo in gara tra gennaio e ottobre cala del
42,8% rispetto ai primi dieci mesi del 2014, mentre il numero cala
dell'1,9%. Negli stessi mesi anche gli appalti integrati,
considerati da soli, hanno lo stesso andamento: calano del 45,6% in
valore e del 2,0% in numero. Il valore dei servizi di ingegneria e
architettura compresi nei bandi per appalti integrati rilevati in
tutto il 2015 è stato di circa 85,5 milioni di euro.
A cura di
Ufficio Stampa OICE
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