"La recente normativa della Regione Toscana sul governo del
territorio (LR 65/2014) presenta - come è stato già ampiamente
evidenziato dalla Federazione degli Architetti, Pianificatori,
Paesaggisti e Conservatori della Toscana, e non solo - forti
criticità e risulta carente in tema di Ri.U.So., Rigenerazione
urbana sostenibile. Gli incentivi previsti dalla legge non sembrano
affatto in grado di attivare concrete politiche all'insegna della
rigenerazione urbana sostenibile delle quali il nostro Paese e la
nostra Regione hanno grande bisogno".
Così
Paola Gigli, Presidente dell'Ordine degli Architetti
PPC della Provincia di Arezzo nel corso della Giornata di studio
"10 obbiettivi per il Governo del territorio - verso un nuovo
rapporto tra progetto e territorio".
Organizzata dalla Federazione degli Architetti, Pianificatori,
Paesaggisti e Conservatori della Toscana, la Giornata rappresenta
il primo di una serie di appuntamenti che avranno luogo in varie
regioni italiane per declinare - a livello territoriale - "il
Manifesto per il governo del territorio". Iniziativa questa che la
Conferenza Nazionale degli Ordini degli Architetti ha lanciato lo
scorso luglio da Taranto - scelta come emblema della crisi della
città contemporanea - quale paradigma della rigenerazione urbana e,
di conseguenza, della tutela del paesaggio, della sostenibilità
ambientale, della tutela dal rischio idrogeologico e sismico. Il
Manifesto rappresenta il contributo degli architetti italiani alla
costruzione del futuro delle città contemporanee post-industriali,
ossia i principi fondamentali in base ai quali è possibile
coniugare sostenibilità e qualità urbana e sociale con i processi
di crescita e di trasformazione.
"A causa di queste carenze - prosegue -
progetti
virtuosi come UrbanPro, che ha il fine di sostenere e di sviluppare
le politiche di rilancio delle città e dei sistemi economici
territoriali e che proprio ad Arezzo nel 2013 ha tenuto a battesimo
la firma del Protocollo tra i quattro soggetti promotori (Ordine
degli Architetti PPC, CCIAA, Confcommercio e ANCE), non ha ancora
trovato le condizioni per decollare operativamente, malgrado
l'impegno per intervenire su due importanti aree: quella strategica
della stazione ferroviaria e dello scalo merci della stessa Arezzo
e quella di un'area industriale dismessa di San Giovanni Valdarno.
Per incidere concretamente in alcuni contesti territoriali e
sociali, ad Arezzo, così come in altre realtà regionali, occorre
incentivare concorsi di architettura, accordi di partenariato
pubblico-privato, utilizzo di risorse anche derivanti dai Fondi
europei 2014-2020, importanti esperienze di partecipazione reale,
con l'obbiettivo primario di riqualificare e ricucire al tessuto
urbano parti importanti di città e ridare centralità allo spazio
pubblico".
Per
Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio Nazionale
degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori
"serve procedere al più presto all'approvazione di una legge
nazionale sul governo del territorio che sia veramente innovativa e
che punti alla rigenerazione urbana sostenibile. E' tempo di porre
le basi di una sana politica ambientale che finalmente ne valorizzi
le potenzialità, anche dal punto di vista dello sviluppo, e che
salvaguardi veramente i paesaggi italiani. Il RI.U.SO non è solo il
primo obiettivo degli architetti italiani, ma è, soprattutto, un
grande progetto d'investimento di idee sulle città: è, soprattutto,
un grande investimento sociale. Non si limita, infatti alla
riqualificazione fisica dei luoghi, ma punta a mettere in atto
meccanismi che favoriscano nuove forme di relazione e di socialità
e che innescano meccanismi virtuosi dal punto di vista dello
sviluppo economico in grado di mitigare anche il fenomeno della
disoccupazione".
La Giornata di studio
"10 obbiettivi per il Governo del
territorio - verso un nuovo rapporto tra progetto e
territorio" si è avvalsa dei patrocini del Consiglio Nazionale
degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori,
dell'INU, Istituto Nazionale Urbanistica, della Regione Toscana,
della Camera di Commercio di Arezzo, della Provincia e del Comune
di Arezzo.
A cura di
Ufficio Stampa CNAPPC
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