Convocati per oggi alla Camera, presso le Commissioni riunite
Giustizia e Attività produttive, i rappresentanti degli Albi
tecnici e quelli di Assoprofessioni per discutere circa il cammino
della riforma delle professioni.
Contemporaneamente le associazioni si schierano in maniera chiara
ed inequivocabile, dando vitalità piena al disegno di legge
Mastella e raccogliendo numerosissime firme a sostegno di tale
iniziativa. Solo la scorsa settimana le adesioni erano quasi 20mila
e ad oggi si registrano oltre 32mila firme.
Il prossimo 15 maggio
Giuseppe Lupoi, presidente del
Coordinamento delle libere associazioni professionali (Colap)
farà il punto della situazione e se necessario, organizzerà dei
punti di raccolta firme nel centro di Roma.
Lupoi ha dichiarato la “necessità di riconoscere il ruolo delle
associazioni professionali per contribuire al rilancio del sistema
economico del paese e per dare dignità e tutele a tutti quei
professionisti che oggi si vedono negati i propri diritti.”
Sul prosieguo della vicenda, poi, ha confermato che “entro maggio
finiranno le audizioni. E proprio quando si comincerà a discutere
su come modificare il testo approvato dal consiglio dei ministri a
dicembre entreremo in scena noi con la richiesta al presidente
della camera Fausto Bertinotti di calendarizzare subito in aula il
disegno di legge delega Mastella”.
Continua inesorabilmente, quindi, la raccolta delle firme.
Segue, intanto, l’iter burocratico della
proposta CUP:
depositato il testo di legge di iniziativa popolare in Corte di
Cassazione ed in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, in
questi giorni si stanno definendo le procedure di vidimazione delle
Corti di appello dei moduli di raccolta firme.
Gli ingegneri, poi, attraverso un comunicato stampa del
Consiglio Nazionale Ingegneri, fanno sapere che “l’attuale
fase di epocale cambiamento che sta investendo le professioni in
generale e più ancora gli ingegneri, ha indotto il CNI a convocare
con un iniziativa totalmente nuova nella storia della Categoria,
tutte le voci che animano la variegata composizione della
rappresentanza degli ingegneri per fare il punto della situazione
ed individuare, tutti assieme, quali vie di percorso assumere in
questo cruciale momento di trasformazione e di crescita degli
ingegneri italiani”.
“Si tratta”, spiega il Presidente Stefanelli, “di allargare
l’ambito ordinistico per ascoltare, oltre agli Ordini provinciali,
anche le altre componenti della professione, quali i sindacati, le
associazioni culturali, l’ente di previdenza,l’università, le
rappresentanze giovanili e studentesche”.
Parallelamente viene diffuso un comunicato stampa di
Federprofessioni, indirizzato al Presidente della II
Commissione Giustizia, al Presidente della X Commissione Attività
Produttive, al Ministro delle Infrastrutture, al Ministro di Grazia
e Giustizia ed al CNEL, nel quale si legge:
“FEDERPROFESSIONI-CONFAS rigetta l’iniziativa del Comitato
Unitario delle Professioni, che rappresenta solo se stesso, sul
disegno di legge di iniziativa popolare sulla riforma delle
professioni intellettuali.
Nessuna iniziativa del CUP è da prendere in considerazione in
quanto contraria ad ogni norma costituzionale che garantisce il
libero lavoro a chiunque.
L’iniziativa del CUP, inoltre, difetta del diritto di
rappresentanza quale soggetto promotore, che si è autoleggittimato
col preciso scopo di mettere in cattiva luce iniziative
parlamentari correnti, tutte indirizzate nella liberalizzazione
della professione.
Non vorremmo che si premiassero quelli che hanno creato lobby e
nicchie professionali a discapito di quelli che hanno difeso il
diritto alla professione dopo un’adeguata formazione professionale.
Piuttosto che perorare la causa della non liberalizzazione sarebbe
più opportuno per il CUP unitamente alla nostra sigla sindacale,
pensare redigere una relazione idonea ad eliminare i casi di
incompatibilità, di trasparenza e di conflitti
d’interesse”.
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