Appalti Pubblici in Sicilia: pubblicata la Legge n. 8/2016 di modifica della Legge n. 12/2011

26/05/2016

Dopo un primo periodo di smarrimento dovuto alla pubblicazione ed entrata in vigore del D.Lgs. n. 50/2016 (c.d. Nuovo Codice degli Appalti) e la successiva pubblicazione della circolare del Dirigente Regionale del Dipartimento Regionale Tecnico 4 maggio 2016, n. 86313/DRT, sembrava che in Sicilia l'allarme normativa fosse rientrato.

In un primo momento, i tecnici della Regione si erano, infatti, divisi tra:

  • chi sosteneva che essendo stata abrogato il D.Lgs. n. 163/2006, sarebbero rientrate come vigenti le norme precedenti di cui alla legge regionale 7/2002 e le sue successive modifiche ed integrazioni;
  • chi, invece, sosteneva che continuava a valere il D.Lgs. n. 163/2006;
  • e chi, per ultimo, rilevava che la dinamicità della Legge n. 12/2011 comportava il recepimento del nuovo D.Lgs. n. 50/2016.

La circolare n. 86313/2016, spazzando via ogni dubbio, ha rilevato che:

  • l'art. 19 della Legge Regionale n. 12/2011 (Criteri di aggiudicazione) non risulta più operativo e quindi non sono applicabili le disposizioni in esso contenute;
  • tutti i riferimenti al D.Lgs. n. 163/2006 contenuti nella Legge Regionale n. 12/2011 e nel Decreto Presidenziale 31 gennaio 2012, n. 13 (Regolamento di esecuzione ed attuazione della Legge Regionale n. 12/2011), si intendono riferiti alle omologhe disposizioni dettate dal D.Lgs. n. 50/2016 e dai relativi provvedimenti di attuazione.

Nonostante la circolare facesse restare nel limbo il quadro normativo, non prevedendo i singoli riferimenti al nuovo D.Lgs. n. 50/2016, tutti ci aspettavamo una nuova legge che potesse esplicitare nel dettaglio le nuove regole da applicare in Sicilia, cosa che è avvenuta solo in parte. Al fine di completare il quadro normativo, sulla G.U.R.S. n. 22 del 24 maggio 2016 è stata pubblicata la Legge 17 maggio 2016, n. 8 recante "Disposizioni per favorire l’economia. Norme in materia di personale. Disposizioni varie" che, tra le altre cose, modifica la legge regionale 12 luglio 2011, n. 12 per effetto dell’entrata in vigore del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50.

L'art. 24 della Legge n. 8/2016 sancisce che a decorrere dall’entrata in vigore del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, si applicano nel territorio della Regione le disposizioni in esso contenute e le successive modifiche ed integrazioni nonché i relativi provvedimenti di attuazione, fatte comunque salve le diverse disposizioni introdotte .

Vengono abrogati:

  • l'art. 14 cui concorsi di idee
  • l'art. 17 sulla certificazione antimafia
  • l'art. 19 relativo ai criteri di aggiudicazione

In riferimento all'Albo unico regionale (art. 8 della Legge n. 12/2011), è previsto che fino alla adozione della disciplina in materia di iscrizione all’Albo, la commissione continua ad essere nominata dall’organo della stazione appaltante competente ad effettuare la scelta del soggetto affidatario del contratto, secondo regole di competenza e trasparenza preventivamente individuate da ciascuna stazione appaltante.

Per gli appalti di importo pari o superiore alle soglie di rilevanza comunitaria (art. 35 del D.Lgs. n. 50/2016), le disposizioni che la commissione incaricata dell’espletamento delle gare di interesse provinciale, intercomunale e comunale, deve utilizzare nel caso di appalto da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, si applicano con i limiti temporali stabiliti dall’articolo 77, comma 12, del D.Lgs. n. 163/2006.

Infine, il comma 4 dell'art. 24 della Legge n. 8/2016, ricalcando la precedente circolare, si limita a precisare che tutti i riferimenti al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 e successive modifiche ed integrazioni, contenuti nella legge regionale n. 12/2011 e nel decreto del Presidente della Regione 31 gennaio 2012, n. 13, si intendono riferiti alle omologhe disposizioni previste dal decreto legislativo n. 50/2016 e dai relativi provvedimenti di attuazione.

Considerata, però, la mole di articoli del D.Lgs. n. 163/2006 a cui fa riferimento la Legge n. 12/2011 e che molti di questi sono difficili da ritrovare all'interno del D.Lgs. n. 50/2016, anche facendo uso della tabella di concordanza di cui al Comunicato Ministero delle Infrastrutture 19 aprile 2016, si prevedono tempi duri per i tecnici delle pubbliche amministrazioni deputati alla redazione dei bandi.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it



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