08/06/2016
Con la pubblicazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 maggio 2016 (Gazzetta Ufficiale 01/06/2016, n. 127) è stato approvato il bando che definisce modalità e procedura di presentazione dei progetti per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane, dei comuni capoluogo di provincia e della città di Aosta.
Ricordiamo che il DPCM è stato definito in attuazione a quanto previsto dalla Legge di Stabilità per il 2016 (art. 1, commi 974-978) che ha previsto un Fondo per l'attuazione del Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie, per il quale è stata autorizzata la spesa di 500 milioni di euro per l'anno 2016.
Elenchiamo di seguito i principali contenuti del Bando.
La procedura di selezione è indetta dalla Presidenza del Consiglio dei ministri.
Oggetto della procedura è la selezione di progetti per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane, dei comuni capoluogo di provincia e della città di Aosta per la cui attuazione è stato istituito un fondo denominato "Fondo per l'attuazione del Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie" con il quale è stata autorizzata la spesa di 500 milioni di euro per l'anno 2016.
Sono ammessi a presentare i progetti, entro il 30/08/2016: le città metropolitane, i comuni capoluogo di provincia e la città di Aosta. Ai fini dell'individuazione degli interventi, i suddetti enti favoriscono la più ampia partecipazione all'attuazione dei progetti da parte di altri soggetti pubblici e privati. Le città metropolitane presentano proposte che comprendono progetti specifici per il comune del loro territorio con il maggior numero di abitanti, distinti dalle ulteriori iniziative per le quali si richiede il finanziamento, e proposte che interessano anche i comuni contermini alla città capoluogo all'interno del perimetro metropolitano. Gli enti promuovono i progetti in coerenza con gli strumenti di pianificazione e di programmazione territoriale regionale e comunitaria e ne assicurano l'integrazione con le politiche settoriali assunte dagli altri enti pubblici competenti per territorio.
I progetti devono avere ad oggetto la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane, dei comuni capoluogo di provincia e della città di Aosta. Si considerano periferie le aree urbane caratterizzate da situazioni di marginalità economica e sociale, degrado edilizio e carenza di servizi.
Gli interventi, da attuarsi senza ulteriore consumo di suolo, potranno riguardare una o più delle seguenti tipologie di azione:
Qualora i progetti rechino interventi su beni culturali o su immobili o su aree sottoposte a tutela paesaggistica o a vincolo ambientale, per i quali sono già state rilasciate autorizzazioni o preventiva dichiarazione in merito alla loro compatibilità, le stesse sono trasmesse a corredo del progetto.
Una quota del 5% delle risorse dell'investimento per ciascuna città può essere destinata alla predisposizione di piani urbanistici, piani della mobilità, studi di fattibilità e/o atti necessari per la costituzione di società pubblico/private e/o interventi in finanza di progetto, investimenti immateriali quali e-government, marketing territoriale, sviluppo di nuovi servizi, formazione (se collegati e funzionali ai progetti innovativi proposti).
Le domande, redatte in carta semplice, su carta intestata del comune e firmate dal sindaco della città metropolitana, del comune capoluogo di provincia o della città di Aosta, o da un loro delegato, devono essere inviate esclusivamente a mezzo posta elettronica certificata (PEC) all'indirizzo PEC programma.periferieurbane@pec.governo.it
Alla domanda devono essere allegati, a pena di inammissibilità,
in formato PDF, i seguenti documenti:
a) una relazione generale di non più di 10 cartelle in formato A4
(2000 battute ciascuna, spazi inclusi), nella quale sono
chiaramente illustrati:
i. la tipologia e le caratteristiche del progetto;
ii. il costo complessivo del progetto, il piano finanziario e le
specifiche coperture finanziarie previste;
iii. la tipologia e il numero di beneficiari diretti e indiretti e
le relative modalità di individuazione;
iv. i tempi di esecuzione;
v. le aree in cui saranno svolte le attività progettuali;
vi. la dimensione dell'investimento da realizzare con indicazione
dei risultati attesi;
vii. la partecipazione di eventuali soggetti privati e le modalità
di coinvolgimento attraverso procedure di evidenza pubblica;
b) il cronoprogramma dei tempi di realizzazione del
progetto;
c) una scheda relativa ai soggetti pubblici e privati
cofinanziatori del progetto, con indicazione del relativo apporto
finanziario;
d) le intese o accordi sottoscritti con i soggetti di cui al punto
c);
e) la delibera di approvazione del progetto - che deve presentarsi,
come ribadito al successivo articolo 6 - da parte del Comune e il
decreto di nomina del responsabile del procedimento (RUP);
f) una dichiarazione del RUP relativa alla conformità degli
interventi proposti con gli strumenti di pianificazione urbanistica
vigenti o adottati, nonché con i regolamenti edilizi.
Nel caso in cui la domanda riguardi il finanziamento di una iniziativa relativa a lavori, il progetto è corredato da una documentazione grafico/fotografica di non più di 10 cartelle, in formato A3, contenente una planimetria d'insieme, nella scala minima di 1:1000, e schemi interpretativi o disegni tecnici in scala adeguata, che illustrino compiutamente il progetto proposto.
Nel caso in cui la domanda riguardi solo il finanziamento di progetti relativi a servizi, la stessa è accompagnata soltanto dai documenti di cui ai punti a), i, ii, iii, iv, vi, vii, b), c), d), e), f), e dai relativi capitolati approvati dall'amministrazione.
I progetti che recano interventi che insistono su beni culturali e/o su immobili o aree sottoposti a tutela paesaggistica, dovranno essere corredati delle autorizzazioni o di una preventiva dichiarazione in merito alla compatibilità degli interventi proposti, rilasciate dai competenti uffici preposti alla tutela dei vincoli del patrimonio culturale previsti nelle parti II e III del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. Tali documenti dovranno essere allegati ai progetti al momento della loro presentazione, se disponibili, o consegnati di seguito, contestualmente al progetto definitivo o esecutivo, laddove questi ultimi fossero trasmessi successivamente alla domanda.
Se l'intervento proposto ricade nella tipologia soggetta a vincolo ambientale, il progetto dovrà essere corredato delle autorizzazioni/nulla osta rilasciate dalle autorità competenti in materia ambientale. Tali documenti dovranno essere allegati ai progetti al momento della loro presentazione, se disponibili, o consegnati di seguito, contestualmente al progetto definitivo o esecutivo, laddove questi ultimi fossero trasmessi successivamente alla domanda.
I progetti dovranno possedere al momento della presentazione della domanda - a pena di inammissibilità - i seguenti ulteriori requisiti:
Nella selezione dei progetti saranno applicati i seguenti criteri di valutazione, con relativi punteggi:
Il finanziamento può essere finalizzato:
L'ammontare del finanziamento, nel limite complessivo di 500 milioni di euro, è determinato dal Nucleo di valutazione, sulla base di quanto richiesto da ogni singola città e del punteggio conseguito, fino a un massimo di 40.000.000 euro per il territorio di ciascuna città metropolitana e di 18.000.000 euro per i comuni capoluogo di provincia, per i comuni con il maggior numero di abitanti di ciascuna città metropolitana e per la città di Aosta. I progetti presentati devono indicare, congiuntamente all'importo complessivamente richiesto, il limite di finanziamento pubblico al di sotto del quale il soggetto proponente è in grado di garantire comunque la fattibilità dell'intervento, facendo ricorso a risorse proprie o a finanziamenti privati, o ridimensionando l'iniziativa assicurando l'efficacia dei risultati parziali in questo modo conseguibili.
I soggetti privati possono concorrere per una quota parte significativa, secondo criteri di convenienza, efficacia ed efficienza, sulla base di piani finanziari e di corrispettivi di gestione.
A cura di Redazione
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