ANCI: Manuale per la conferenza dei servizi semplificata

01/08/2016

L’ANCI ha iniziato la pubblicazione di una nuova iniziativa editoriale che fornirà a sindaci e amministratori locali, in maniera totalmente gratuita, istruzioni tecniche, note di lettura, modulistica e schemi operativo/gestionali sulle ultime novità che riguardano il comparto di Comuni ed enti locali. La prima pubblicazione è un manuale sulla nuova disciplina della Conferenza dei Servizi.

L’iniziativa è stata annunciata dal segretario generale Anci Veronica Nicotra, che ha scritto a tutti i sindaci italiani per informarli della possibilità di scaricare il primo volume relativo, appunto, alla Conferenza dei Servizi.

Le pubblicazioni sono state realizzate “per aumentare l’offerta di strumenti operativi al servizio degli associati - scrive Nicotra nella lettera - e rappresentano un ulteriore segno di volontà dell’Anci di essere, quotidianamente, al fianco dei Comuni con lo spirito di servizio che ha sempre contraddistinto la sua missione”. Come detto, la prima uscita riguarda la nuova disciplina della Conferenza dei servizi, approvata lo scorso 15 giugno 2016 dal Consiglio dei Ministri, che mira a riformare, a più di 20 anni di distanza dall’adozione della legge n. 241 del 1990, il principale tra gli strumenti “tradizionali” di semplificazione.

Ricordiamo che il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia, ha approvato il 15 giugno, in esame definitivo, il decreto legislativo recante norme per il riordino della disciplina in materia di conferenza dei servizi, in attuazione dell’articolo 2 della legge 7 agosto 2015, n. 124. L’obiettivo di tale decreto legislativo, come si evince dalla relazione illustrativa allo stesso, è quello di riformare, a più di venti anni di distanza dall’adozione della legge n. 241 del 1990, forse il principale tra gli strumenti “tradizionali” di semplificazione, in considerazione della sua incidenza su meccanismi decisionali che coinvolgono una pluralità di interessi.

A tal fine, la delega prevede la ridefinizione e la semplificazione della disciplina della conferenza di servizi, da realizzarsi sulla base di diversi criteri direttivi, tra cui: la riduzione dei tempi e dei casi in cui la conferenza è obbligatoria; lo snellimento dei lavori da conseguire anche con l’utilizzo di strumenti informatici; lo svolgimento della conferenza anche in modalità asincrona; la semplificazione del modello decisionale attraverso la previsione della partecipazione alla conferenza di un rappresentante unico delle amministrazioni statali; la differenziazione delle modalità di svolgimento dei lavori della conferenza, secondo il principio di proporzionalità, prevedendo per i soli casi di procedimenti complessi la convocazione di riunioni in presenza.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it



© Riproduzione riservata