Regione Liguria: Al via il Piano casa che non è una legge speculativa

11/08/2016

Sul Bollettino ufficiale Regione Liguria n. 14 del 13 luglio 2016 è stata pubblicata la legge regionale 5 luglio 2016, n. 13, che modifica, ancora una volta, il Piano casa della Liguria disciplinato dalla LR n. 49/2009. Con la modifica sono stati superati i rilievi di legittimità costituzionale formulati dal Governo su alcuni articoli che sono stati rivisitati aggiungendovi l’esplicito riferimento alla necessità di far salve, per gli interventi nelle zone tutelate, le procedure e gli adempimenti previsti dalla normativa statale e comunitaria.

Il sottosegretario ai Beni Culturali e Ambientali Ilaria Borletti Buitoni ha giudicato in modo positivo i correttivi apportati alla legge. "C’è stato un confronto molto franco con la Regione Liguria - ha detto il sottosegretario Borletti Buitoni - i correttivi sono stati apportati e quindi da parte nostra ci sarà un parere diverso rispetto a quanto precedentemente espresso con l’impugnazione. La nostra posizione che è quella di porre la tutela del territorio al centro della nostra attenzione è stata recepita dalla Regione Liguria che non ha fatto un opposizione preconcetta e direi che l’accordo trovato soddisfa il nostro lavoro e quello che la Regione voleva ottenere con il Piano Casa”. 

Le parole del sottosegretario Borletti Buitoni - commenta il presidente della Regione Giovanni Toti - dimostrano che il Piano casa non è una legge speculativa, anzi il suo obiettivo è di migliorare il patrimonio edilizio del nostro territorio. Quando l’abbiamo presentata il Governo ha fatto alcune osservazioni e noi ci siamo confrontati in proposito e l’approvazione da parte del Ministero della nostra legge, alla fine del percorso, dimostra questo. A noi non interessa la bagarre politica, ma solo che la nostra regione riparta dopo anni di immobilismo".

Soddisfatto per le parole del sottosegretario il relatore della legge sul Piano Casa, l’assessore all’Urbanistica Marco Scajola che ha affermato come "il piano casa come tutte le nostre normative urbanistiche va nella direzione della tutela e della riqualificazione del territorio. Con il Ministero abbiamo messo in campo un confronto costruttivo dove ognuno ha espresso le proprie visioni, apportando modifiche assolutamente condivisibili. Siamo contenti che si possa chiudere una pagina che è stata strumentalizzata troppo dal punto di vista ideologico e politico e quando si lavora nell’interesse dei cittadini non si dovrebbe fare”.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it



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