Progettazione con il BIM e D.lgs. n. 50/2016: Audizione dell’ANCI

12/12/2016

In riferimento alle revisioni contenute nell’articolo 23, comma 13 del nuovo Codice dei contratti (D.Lgs. n. 50/2016) L’ANCI è stata, recentemente, audita, insieme ad altri soggetti istituzionali, dalla commissione appositamente costituita presso il Ministero delle Infrastrutture in merito alle nuove tecnologie di costruzione e manutenzione di infrastrutture ed edifici in Bim (che sta per l’acronimo Building Information Model). Così come previsto al citato comma 13, il Ministero delle Infrastrutture si avvale di tale commissione al fine al fine di definire le modalità ed i tempi di progressiva introduzione dell’obbligatorietà dei citati metodi presso le stazioni appaltanti, le amministrazioni concedenti e gli operatori economici, valutata in relazione alla tipologia delle opere da affidare e della strategia di digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche e del settore delle costruzioni.

In verità il Ministero è in grande ritardo perché il decreto avrebbe dovuto essere adottato entro il 31 luglio ed il ritardo accumulato è di quasi 5 mesi.

Nel corso dell’incontro Anci ha illustrato alla commissione il documento consegnato con il quale sono state fornite alcune risposte ad un questionario sottoposto dal Ministero stesso.

Il questionario conteneva le seguenti domande:

  • Quale possibile strategia generale dovrebbe adottare il Governo in vista dell’uso esteso dell’Information & communication Technology (ICT) negli appalti e nei contratti pubblici
  • Quali ostacoli ed opportunità si intravedono, con l’introduzione dei nuovi metodi e strumenti, rispetto all’attuale struttura del mercato
  • Quali aspetti amministrativi e legali appaiono maggiormente rilevanti. Si richiedono in proposito proposte e considerazioni anche in relazione al ppp e più in generale alle forme di collaborazione e di integrazione tra i soggetti coinvolti
  • Quali considerazioni sono ipotizzabili in merito alla necessaria formazione di tutta la filiera. Descrivere problematiche ed elaborare proposte, in particolare con riferimento ai metodi da attuare per incentivare la diffusione dei nuovi metodi e strumenti in termini di formazione e di qualificazione professionale.
  • Quale grado di conoscenza ha il soggetto audito rispetto agli aspetti normativi nazionali, sovranazionali ed internazionali (UNI,CEN,ISO)
  • Quali considerazioni sono proponibili in merito ai benefici dati dall’uso dell’Information & communication technology, con riferimento a eventuali differenze riscontrabili tra lavori pubblici e privati
  • Quali possibili tipologie di opere e di interventi possono essere attivate per generare un corretto rapporto tra costi e benefici
  • Quale gradualità di inserimento nel mercato si ritiene ammissibile per garantire e per salvaguardare le piccole e medie organizzazioni professionali e imprenditoriali

a cui l’ANCI ha dato puntuali ed interessanti risposte rilevabili nell’allegato documento

A cura di Redazione LavoriPubblici.it



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