Riordino protezione civile: Il Senato approva il disegno di legge delega

08/02/2017

Nella seduta di martedì 7 febbraio 2017, l'Assemblea di Palazzo Madama ha approvato, con 156 voti favorevoli, 41 contrari e 57 astenuti, il provvedimento di delega al Governo per il riordino delle norme sul sistema nazionale di protezione civile. Il disegno di legge delega è composto da un solo articolo. Con il comma 1 è stabilito che la delega debba essere esercitata entro nove mesi e ne delinea gli ambiti, tra i quali:

  • la definizione delle attività di protezione civile;
  • l'organizzazione di un sistema policentrico, che consenta la definizione dei livelli di coordinamento;
  • la distinzione tra le funzioni di carattere politico e quelle di gestione amministrativa;
  • la partecipazione dei cittadini alle attività di protezione civile;
  • la disciplina dello stato di emergenza e la previsione del potere di ordinanza in deroga a norme vigenti;
  • la previsione di modalità di intervento volte a garantire l'effettività delle misure adottate;
  • il finanziamento attraverso il Fondo della protezione civile, il Fondo per le emergenze nazionali e il Fondo regionale di protezione civile;
  • le procedure finanziarie e contabili che devono rispettare i commissari delegati titolari di contabilità speciale.

Il comma 2 definisce i principi e i criteri direttivi, tra i quali:

  • l'identificazione delle tipologie dei rischi per i quali si esplica l'azione di protezione civile;
  • l'omogeneizzazione, su base nazionale, delle terminologie e dei codici adottati per classificare le diverse attività;
  • l'introduzione di strumenti di semplificazione volti alla riduzione degli adempimenti amministrativi.

Al comma 3 è previsto che i decreti legislativi provvedano anche alla semplificazione normativa. Il comma 6 reca una clausola di invarianza finanziaria. Il comma 7 prevede che il Governo possa adottare disposizioni integrative o correttive entro due anni dall'entrata in vigore dei decreti legislativi.

In allegato il testo del disegno di legge approvato al Senato mentre il testo torna alla Camera dei deputati.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it



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