Ieri 7 giugno il consiglio direttivo della Banca centrale Europea,
riunito a Francoforte, ha comunicato il secondo aumento dei tassi
per il 2007; scorso il
Consiglio direttivo della Banca centrale
europea ha adottato le seguenti decisioni di politica
monetaria:
-
il tasso minimo di offerta sulle operazioni di
rifinanziamento principali dell’Eurosistema è innalzato di 25 punti
base, al
4,00%, a decorrere dall’operazione con regolamento
il
13 giugno 2007;
- il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento
marginale è innalzato di 25 punti base, al 5,00%, con effetto dal
13 giugno 2007;
- il tasso di interesse sui depositi presso la banca centrale è
innalzato di 25 punti base, al 3,00%, con effetto dal 13 giugno
2007.
L’ultimo aumento fa seguito ai quattro aumenti decisi nel 2006 che
avevano portato il tasso dal 2,50% al 3,50% ed al primo aumento di
quest’anno che aveva portato il tasso al 3,75%.
Nel commentare la decisione, il presidente della Banca Centrale
Europea
Jean Claude Trichet ha ribadito che "la politica
monetaria resta accomodante", e che comunque l'Eurotower agirà "in
modo fermo e tempestivo sul rischio prezzi", confermando di fatto
le attese del mercato che sono per un rialzo di un altro quarto di
punto entro la fine dell'anno.
La Bce prospetta infatti una "crescita economica di Eurolandia più
forte del previsto. L'outlook è favorevole", ha detto Trichet. I
rialzi dunque non hanno depresso la crescita. La Banca centrale ha
rialzato le stime di crescita del Pil nella zona euro per il 2007
dal 2,5% al 2,6%. Per il 2008 la crescita è stata rivista invece al
ribasso dal 2,4% al 2,3%. Rivisto al rialzo anche il tasso
d'inflazione per il 2007, dall'1,8 al 2%.
I tassi dal 2001 ad oggi sono quelli riportati nella seguente
tabella:
11 Maggio 2001 |
4,50% |
31 Agosto 2001 |
4,25% |
18 Settembre 2001 |
3,75% |
9 Novembre 2001 |
3,25% |
6 Dicembre 2002 |
2,75% |
7 Marzo 2003 |
2,50% |
6 Giugno 2003 |
2,00% |
6 Dicembre 2005 |
2,25% |
8 Marzo 2006 |
2,50% |
15 Giugno 2006 |
2,75% |
9 Agosto 2006 |
3,00% |
11 Ottobre 2006 |
3,25% |
13 Dicembre 2006 |
3,50% |
14 Marzo 2007 |
3,75% |
13 Giugno 2007 |
4,00% |
L’immediata conseguenza dell’aumento deciso dalla Banca centrale è
la modifica dei mutui a tasso variabile e con otto aumenti da
gennaio 2005 non si può stare allegri.
Per l'Adusbef questo ennesimo rialzo mette migliaia di famiglie
italiane a rischio insolvenza.
L'aumento dei tassi sui mutui, che passa dal 3,5% del dicembre 2005
al 5,75 % di oggi, "comporterà esborsi consistenti e forse
insostenibili per tantissimi cittadini, che hanno acceso mutui a
tasso variabile e che dovranno pagare maggiori rate da un minimo di
1.350 euro l'anno (più di uno stipendio mensile buono) fino a quasi
3.000 euro (2.968 euro per la precisione), che sono l'equivalente
di due buoni stipendi".
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