14/03/2017
Sono passati già 8 giorni da quando il Governo ha trasmesso il testo del decreto correttivo del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 alle competenti commissioni di Camera e Senato, al Consiglio di Giustizia amministrativa ed alla Conferenza Unificata. Mentre al Consiglio di Stato ed alla Conferenza unificata restano soltanto 12 giorni (la scadenza per potere esprimere il parere è fissata per il 26 marzo) alle commissioni di Camera e Senato ne restano 22 giorni nei quali dovranno esaminare i documenti trasmessi dal Governo (si tratta di oltre 450 pagine) e decidere come esprimersi. C’è da dire che in entrambe le commissioni la prima seduta in cui fa capolino l’argomento è quella di oggi.
Noi da parte nostra abbiamo dato uno sguardo ad alcune parti di tutta la documentazione ed abbiamo posto la nostra attenzione sull’articolo 36 (contratti cotto soglia) perché sullo stesso, come vedremo più avanti, si è concentrato il più alto numero di criticità nella consultazione rivolta ai RUP; le uniche modificheintrodotte nel citato articolo 36 del nuovo Codice dei contratti sono quelle rilevabili all’articolo 22 del decreto correttivo e nel dettaglio le seguenti:
È probabile che alcune alcune delle superiori modifiche siano nate dalle richieste pervenute sia in sede di consultazione dei RUP promossa dalla Cabina di regia che in sede di consultazione sul provvedimento correttivo promossa Dipartimentio per gli affari giuridici e legislativi.
Per quanto concerne la consultazione promossa dalla Cabina di regia il maggior numero di criticità riscontrate, come ho avuto modo già di anticipare, sono quelle relative all’articolo 36 per il quale sono state riscontrate le seguenti criticità:
Qui di seguito sono esposte, sempre per l’articolo 36 e, quindi, per i contratti sottosoglia, le diffficoltà e le soluzioni correttive più frequuentemente proposte dai RUP
A) Lunghezza dei tempi di risposta degli enti/soggetti competenti al rilascio delle certificazioni e mancati riscontri
Criticità: si osserva che la criticità non sembra riguardare le nuove disposizioni, né la disciplina specifica del sotto soglia, sembra piuttosto trattarsi di una questione generale che risale alla previgente normativa. La lunghezza dei tempi di riscontro e i casi di mancato riscontro sono peral tro particolarmente avvertiti negli appalti di minore rilevanza economica, ove si consideri la maggiore celerità che dovrebbe caratterizzare le procedure semplificate e gli affidamenti che rivestono carattere di urgenza, anche in senso lato. Le segnalazioni riguardano principalmente i certificati di regolarità fiscale, i casellari e le ulteriori certificazioni acquisibili presso i tribunali, in particolare per quanto attiene alle procedure concorsuali (fa llimenti).
B) Complessità dell'attività di controllo in generale
Criticità: si osserva che la criticità non sembra riguardare le nuove disposizioni, né la disciplina specifica del sotto soglia, sembra piuttosto trattarsi di una questione generale presente anche nella previgente normativa.
Proposte comuni ad entrambe le criticità: diverse sono le soluzion i correttive proposte; peraltro non sempre si prestano ad essere attuate in via legislativa, bensì attraverso l'adozione di soluzioni tecniche a normativa invariata. Ques te soluzioni si possono raggruppare fondamentalmente nelle seguenti ipotesi risolutive: - "prequalificazione degli operatori economici" da parte di soggetti istituiti/operanti a livello centrale/territoriale: in tale soluzione, simile alla fattispecie degli elenchi ufficiali di operatori economici o ai sistemi di qualificazione degli enti aggiudicatori nei settori speciali, si rinviene il vantaggio di esimere la singola stazione nppaltante dallo svolgimento delle attività di verifica già esperito a monte dai soggetti preposti; - '" tempestiva attivazione della banca dati nazionale degli operatori economici”. Evidentemente la soluzione proposta riguarda non le modifiche da apportare al codice, ma i tempi e le modalità di attuazione dell'art. 81, atteso che sono indicate le caratteristiche ideali che la BDOE dovrebbe assumere (es. sistema sganciato dalle procedure di gara, simile <lI sistema del DURC on-line, con accesso semplice, richiesta limitata di dati ed esito immediato); - introduzione dell'istituto del silenzio assenso.
C) Complessità dell'attività di controllo rispetto agli affidamenti di minore rilevanza economica (e nei casi dt urgenza)
Criticità: si osserva che la criticità e l'csigenza di semplificare l'attività di verifica è segnalata in rapporto il diverse fasce d' importo (sotto soglia, 40.000 e uro, micro affidamenti per importi sino a 5.000 euro o a 1.000 euro)
Proposte: a tal proposito è stilto richiesto di semplificare l'attività di verifica con diverse soluzioni articolate, anche in ragione dell'importo (limitare la verifica ad alcuni requisiti , considerare suficiente l'autodichiarazione, prevedere controli a campione, prevedere la clausola risolutiva espressa da inserire nei contratti in caso di esito negativo della verifica negli affidamenti d'urgenza).
D) Inefficienze, disfunztoni e limiti del ststema AVCpass - Inutilizzabilità per SMARTCIG - mancato aggiornamento della piattaforma al nuovo codice
Criticità: si osserva che la criticità, non sembra riguardare esclusivamente le nuove disposizioni, né la disciplina specifica del sotto soglia; sembra piuttosto trattarsi di una questione generale relativa al funzionamento della piattaforma in sé e anche alla circostanz a che il suo utilino non riguarda tutte le tipologie di certificazioni da acquisire. Inoltre l'articolo 36 prevede che le verifiche debbano essere eseguite tramite la BDOE; tuttavia, nelle more della sua in base alle norme h'ansitori e le verifiche devono essere condotte tramite AVCpass, che peraltro non può essere utilizzata in caso di affidamenti per i quali è stato richiesto uno SMARTClG. Questo ultimo aspetto pertanto richiede di essere chiarito a li vello normativo o, al limite, con un atto di ANAC
Proposte: talune delle soluzioni prospettate si prestano ad essere attuate con misure di tipo operativo, altre richiederebbero una modifica normativa:
E) Incertezze applicative sulla verifica dei requisiti in caso di acquisti sul mepa
Criticità: si osserva che la criticità non sembra riguardare esclusivamente le nuove disposizioni, né la disciplina specifica del sotto soglia, sembra piuttosto trattarsi di una questione generale che risale alla previgente normativa, e riguarda l'esigenza di chiarire se le stazioni appaltanti siano tenute ad effettuare le verifiche nonostante le previe verifiche a campione effettuate da CONSIP.
Proposte: fondamentalmente è richiesto che le verifiche puntuali siano eseguite a monte dal gestore del mercato elettronico.
F) Difficoltà interpreta tive e lacune nella normativa
Criticità: si osserva che le nuove disposizioni sono formulate in modo ambiguo e non chiariscono quali verifiche devono essere effettuate nel sotto soglia. Si rileva inoltre che vi sono requisiti che non è agevole verificare.
Proposte: fondamentalmente si richiede la riformulazione delle disposizioni, di cui ai commi 5 e 6 dell'articolo 36, ma anche la previsione di direttive specifiche a supporto dell e stazioni appaltanti da sb'utturare nella forma di una check list.
G) Difficoltà e tempistiche di acquisizione della certificazione antimafia tramite la BDNA e difetti di coordinamento con AVCpass
Criticità: sono state segnalate difficoltà nell e tempis tiche di acquisizione della certificazione antimafia tramite la BONA e difetti di coordinamento con A VCpass. Inoltre, non appare chiaro come effettuare le verifiche di cui all'articolo 80, comma 2, al di fuori dell'acquisizione della certificazione antimafia.
Proposte: è stato suggerito di semplificare il sistema e ridurre i tempi di risposta e di implementare il collegamento con AVCpass.
H) Gare telematiche- controllo a campione
Criticità: si segnala che il nuovo codice ripropone il controllo a campione in fase di gara per le procedure gestite con sistemi telematici.
Proposte: si suggerisce di abrogare tale previsione.
Relativamente, poi, alle consultazioni promosse dal Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi di Palazzo Chigi dal 16 al 22 febbraio (successivamente all’approvazione preliminare del decreto correttivo da parte del Consiglio dei Ministri n. 14 del 23 febbraio 2017 sono state riscontrate criticità e proposte le seguenti modifiche all’articolo 36:
A cura di Paolo Oreto