A 12 anni dall’inizio del progetto di recupero di archeologia
industriale è stato inaugurato a Venezia lo scorso 7 giugno il
nuovo Molino Stucky Hilton. Costruito tra l’800 ed il 900
sull’isola della Giudecca è stato restaurato mantenendo l’aspetto
originario e trasformato in un hotel, che restituisce alla città,
dopo 50 anni, il vecchio molino.
Tutto, comunque, rientra in un progetto di riqualificazione più
ampia, nel quale si inserisce, oltre al Molino Stucky, anche la
costruzione del Palacinema e congressi e la riqualificazione
dell’ex ospedale del mare.
La gestione del complesso ristrutturato è stata affidata alla
Hilton International e l’albergo
Hilton Molino Stucky
Venice, aperto dallo scorso primo giugno, ha 380 camere tra cui
9 SPA Rooms e 40 Suite.
Si tratta di uno dei più grandi restauri di archeologia industriale
nel quale la Soprintendenza ha dato un OK fino ad ora mai visto: la
trasformazione ad albergo, seppur a 5 stelle lusso.
All’interno del corpo di fabbrica sono presenti, inoltre, due
ristoranti e quatto bar, aperti sia agli ospiti interni che
esterni, una SPA con area beauty & wellness e una piscina
panoramica sul tetto.
Il centro congressi è il più esteso del centro storico di Venezia,
con una superficie complessiva di 2.600 mq e una capacità di ben
2000 persone.
All’inaugurazione erano presenti il ministro Francesco Rutelli, il
sindaco di Venezia architetto Massimo Cacciari e l’ingegnere
Francesco Bellavista Caltagirone, presidente del Gruppo Acqua
Marcia realizzatore dell'opera di recupero.
Proprio Cacciari, sull’intera operazione, ha commentato che “qui
era una giungla, tanto che avevamo paura di farlo vedere
all’ingegner Francesco Bellavista Caltagirone perché era una tale
rovina che pensavamo sarebbe scappato”. Inoltre “non mi sembrava
giusto fare case popolari per i residenti in questo luogo da 23mila
metri quadrati in una città che ogni giorno continua a perdere
abitanti”.
Francesco Bellavista Caltagirone, poi, ha spiegato che in un’ala
separata del Molino Stucky già nel 2002 erano stati realizzati 120
appartamenti di qualità, “i cui ricavi hanno contribuito a
finanziare la ristrutturazione del Molino Stucky, edificio
ottocentesco vincolato dalla soprintendenza per il quale abbiamo
investito 200 milioni raddoppiandone il valore che oggi è stimato
in 500 milioni.
Quando ho visto per la prima volta il Molino Stucky negli anni
Novanta ridotto a rudere ho pensato che Venezia aveva bisogno di un
grande albergo e di un centro congressi per la sua economia e che
questo complesso edilizio poteva essere la soluzione. E ci ho
creduto, superando i molti problemi che abbiamo incontrato,
nonostante il favore dell’amministrazione pubblica
sull’operazione”.
Caltagirone, ora, si sposta su altri lidi e punta in Sicilia dove a
breve verrà avviato l’ammodernamento dell’Excelsior e dell’hotele
Des Palmes.
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