Casa Italia: 25 milioni di euro per la sperimentazione in 10 comuni

11/04/2017

Il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha, recentemente, tenuto una conferenza stampa al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" di Milano sul progetto “Casa Italia”, insieme al project manager della struttura di missione Giovanni Azzone e al senatore a vita Renzo Piano.

Il Progetto Casa Italia inizia con l’avvio di dieci cantieri con cui è perseguito l’obiettivo di ridurre la vulnerabilità degli edifici, migliorando la qualità dell’abitare. Il progetto, che coinvolge il G124 coordinato dal Senatore Renzo Piano, intende sperimentare sul territorio metodi diagnostici e soluzioni progettuali innovative, privilegiando interventi non invasivi che consentano alle persone di poter continuare a vivere nel proprio ambiente.

Le tipologie costruttive oggetto della sperimentazione saranno edifici residenziali di proprietà pubblica. Per realizzare il progetto sono stati individuati dieci Comuni, in base ai seguenti criteri:

  • pericolosità sismica, privilegiando comuni localizzati nelle aree a più alta pericolosità sismica;
  • molteplicità delle fonti di pericolo, selezionando comuni che uniscano al rischio sismico quello idrogeologico e, in almeno uno dei casi, fenomeni di tipo vulcanico o di maremoto;
  • caratteristiche sociali e demografiche, con l’obiettivo di attuare la sperimentazione in aree che uniscano alle problematiche ambientali anche alcuni aspetti significativi di vulnerabilità sociale e di esposizione demografica;
  • dispersione territoriale, limitando i casi a non più di uno per Regione.

Dalla sperimentazione sono stati esclusi i comuni che appartengono alle “aree di cratere” interessate da eventi sismici verificatisi a partire dal terremoto del 2009, per evitare interferenze con le azioni di ricostruzione già in corso. Ecco i 10 comuni interessati dai 10 cantieri:

  1. Catania
  2. Reggio di Calabria
  3. Isernia
  4. Piedimonte Matese
  5. Sulmona
  6. Sora
  7. Foligno
  8. Potenza
  9. Feltre
  10. Gorizia

L’ammontare degli interventi è stato stimato (utilizzando come riferimento i costi degli interventi di aumento della sicurezza sismica degli ultimi anni) in circa 2,5 milioni di euro per ciascun cantiere e, quindi, complessivamente in 25 milioni di euro per l’intero programma, risorse che sono già state individuate.

Ricordiamo che sulla Gazzetta ufficiale n. 84 del 10 aprile 2017 è stata pubblicata la legge 7 aprile 2017, n. 45 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 9 febbraio 2017, n. 8 (Nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni e delle attività produttive colpite dagli eventi sismici del 2016 e del 2017) che prevede l'istituzione, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri,  di un apposito dipartimento per l'esercizio delle funzioni di indirizzo e coordinamento dell'azione strategica del Governo connesse al progetto «Casa Italia». Tra le finalità del Dipartimento, sviluppare, ottimizzare e integrare strumenti finalizzati alla cura e alla valorizzazione del territorio e delle aree urbane nonché del patrimonio abitativo, anche in riferimento alla sicurezza e all'efficienza energetica degli edifici.

Ricordiamo, anche, che l'indomani del terremoto del Centro Italia del 24 agosto, il Presidente Matteo Renzi ha lanciato il Piano Casa Italia, un piano a lungo termine per la messa in sicurezza del territorio nazionale, un progetto di cura e valorizzazione del patrimonio abitativo, del territorio e delle aree urbane. Un Piano finalizzato, in particolare, a rafforzare il sistema di prevenzione del Paese affinché non si ripetano i gravi danni alle persone, alle infrastrutture, agli edifici pubblici e privati, al patrimonio culturale, alla rete dei servizi essenziali e alle attività economiche che si sono verificati a causa degli eccezionali eventi sismici che hanno colpito i territori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, così come accaduto in precedenza in occasione di eventi simili, quali il terremoto dell’Aquila nel 2009 ed quello verificatosi in Emilia Romagna nel 2012.

In questa ottica, il 6 settembre 2016 hanno avuto luogo a Palazzo Chigi le consultazioni con Istituzioni, organizzazioni professionali, associazioni imprenditoriali, sindacali e ambientaliste.

Le linee di intervento su cui si articolerà il piano “Casa Italia” sono essenzialmente quattro:

  • messa a sistema di tutte le informazioni disponibili, ma che al momento risultano frammentarie, sul nostro Paese con l'obiettivo di fornire una mappatura completa del rischio al fine di programmare i diversi interventi a seconda delle priorità;
  • qualità degli interventi che vengono fatti a fine preventivo: sviluppare, con il coordinamento del gruppo di lavoro G124 del sen. Renzo Piano, una serie di linee guida di intervento che tengano conto anche della vivibilità dei luoghi e, allo stesso tempo, fornire un insieme di interventi-tipo, sia per le nuove costruzioni sia per l’adeguamento antisismico degli edifici, sia pubblici che privati, esistenti che faranno da modello per i progettisti.
  • finanziamenti e procedure di intervento: snellimento e semplificazione delle procedure di finanziamento già varate dal Governo e ottimizzazione della loro efficacia;
  • intervento formativo: formazione di tecnici e professionisti che con continuità siano aggiornati su come si interviene sul territorio, ma anche degli amministratori quali committenti di edifici pubblici, nonché della popolazione a partire dal sistema scolastico.

Per l'attuazione del progetto è stata costituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri una struttura di missione, riconfermata dal Presidente Gentiloni, guidata dal prof. Giovanni Azzone e che si avvale della collaborazione del sen. Renzo Piano, con lo scopo di definire una policy generale di messa in sicurezza del Paese e di definire l'organizzazione di una struttura a carattere permanente.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

 



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