Terremoto centro Italia e Ricostruzione privata: definiti ambiti, beneficiari e disciplina dei contributi

13/04/2017

Con la firma del Commissario straordinario Vasco Errani all'Ordinanza n. 19/2017 sono stati definiti i parametri, le modalità e i tempi di intervento e di esecuzione della "ricostruzione privata" dei territori del centro Italia colpiti dal sisma del 24 agosto 2016.

Il provvedimento, costituito da 28 articoli e 3 allegati, entra nel dettaglio della ricostruzione "privata" stabilendo l'ambito di applicazione, i soggetti beneficiari e disciplina il contributo per “gli interventi di ripristino con miglioramento sismico o la ricostruzione degli edifici distrutti”. Tra gli interventi finanziabili anche gli immobili con locali inagibili che ospitavano imprese e attività produttive.

Nei 140 Comuni del cratere individuato dal decreto legge n. 189/2016, il contributo previsto a favore dei beneficiari è pari al 100% del costo ammissibile. Per gli immobili all’esterno del cratere, qualora sia dimostrato “un nesso di causalità diretto tra i danni e gli eventi sismici”, il contributo è ugualmente del 100% del costo ammissibile sia per le prime case che per le seconde abitazioni se “ ubicate nei centri storici”. All’esterno dei centri storici per le seconde abitazioni scende al 50% (mentre rimane del 100% per le prime case).

Il contributo comprende i costi sostenuti per le opere di pronto intervento e di messa in sicurezza per le indagini e le prove di laboratorio, per le opere di miglioramento sismico o di ricostruzione e per quelle relative alle finiture interne ed esterne connesse agli interventi sulle strutture  e sulle parti comuni”. “Le opere ammesse a contributo riguardano le parti comuni dell’edificio, le unità immobiliari che le compongono e le relative pertinenze ricomprese. Sono ammesse a contributo anche le pertinenze danneggiate esterne all’immobile, quali cantine, autorimesse, magazzini o immobili funzionali all’abitazione o all’’unità produttiva”.

Domande entro il 31 dicembre 2017

Le domande devono essere presentate agli Uffici speciali regionali per la ricostruzione (Usr) entro il 31 dicembre 2017 mediante procedura informatica, ovvero attraverso Pec. “Entro 20 giorni, l’Usr procede all’accertamento dei requisiti per la fruizione del contributo”. In caso di esito positivo, nei successivi 60 giorni l’Usr verifica la conformità dell’intervento alla normativa urbanistica , richiede il controllo a campione sul progetto strutturale, acquisisce il parere della conferenza regionale, propone il rilascio del titolo edilizio, verifica l’ammissibilità al finanziamento dell’intervento, indica il contributo ammissibile”.

Il contributo viene erogato dall’istituto di credito prescelto dal richiedente, tra quelli aderenti alla convenzione Cdp-Abi, direttamente all’impresa esecutrice dei lavori ed ai professionisti responsabili della progettazione e direzione dei lavori, in funzione dello stato di avanzamento dei lavori.



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