Codice dei contratti: Il testo coordinato con il decreto correttivo

19/04/2017

Mentre siamo in attesa della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del decreto correttivo approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 13 aprile 2017, pubblichiamo il testo del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 coordinato con le modifiche introdotte dal decreto correttivo con la precisazione che si tratta della versione non ancora ufficiale.

Tra le novità introdotte segnaliamo:

  • ­albo dei collaudatori: è stato inserito l’obbligo, per le amministrazioni, di scegliere i collaudatori da un apposito albo;
  • appalto integrato: si introduce un periodo transitorio che prevede che l’appalto integrato sia possibile per gli appalti i cui progetti preliminari o definitivi siano stati già approvati alla data di entrata in vigore del codice e nei casi di urgenza;
  • contraente generale: si prevede una soglia minima pari a 150 milioni di euro per il ricorso all’istituto del contraente generale, per evitare che il ricorso all’istituto per soglie minimali concretizzi una elusione del divieto di appalto integrato;
  • costo della manodopera: se ne prevede la specifica individuazione ai fini della determinazione della base d’asta;
  • dibattito pubblico: sarà effettuato sui progetti di fattibilità tecnica economica e non sui documenti delle alternative progettuali come nel testo approvato in via preliminare;
  • manutenzione semplificata: viene definita da un decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e nel limite di importo di 2 milioni e mezzo di euro;
  • progettazione: si introduce l’obbligatorietà dell’uso dei parametri per calcolare i compensi a base di gara;
  • semplificazioni procedurali: in caso di nuovo appalto basato su progetti per i quali risultino scaduti i pareri acquisiti, ma non siano intervenute variazioni, vengono confermati i pareri, le autorizzazioni e le intese già rese dalle amministrazioni;
  • subappalto: è confermata la soglia limite del 30 per cento sul totale dell’importo contrattuale per l’affidamento in subappalto;
  • varianti: si integra la disciplina della variante per errore progettuale, specificando che essa è consentita solo entro i limiti quantitativi del de minimis.

Le modifiche così apportate seguono tre direttrici:

  1. modifiche di coordinamento ai fini di una più agevole lettura e interpretazione del testo;
  2. integrazioni che migliorano l’efficacia e chiariscono la portata di alcuni istituti, sulla base anche di quanto suggerito dal Consiglio di Stato in sede consultiva e dalle associazioni o dagli operatori di settore;
  3. limitate modifiche ad alcuni istituti rilevanti, conseguenti alle criticità evidenziate nella prima fase attuativa del Codice.

In allegato il testo del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 coordinato con il decreto correttivo

A cura di Redazione LavoriPubblici.it



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