Laurea in Ingegneria: continua la fuga dal settore civile-edile-ambientale

28/04/2017

Dopo oltre 10 anni di flessione, l’Università italiana torna ad attrarre i giovani e si consolida il primato dei corsi di laurea in ingegneria con una forte ridefinizione degli equilibri tra le diverse specializzazioni.

A confermarlo è l'analisi realizzata dal Centro Studi del CNI "Gli immatricolati ai corsi di laurea ingegneristici anno accademico 2015/2016" che ha registrato un aumento sia in numero (260.761 a fronte dei 255.294 dell’anno accademico 2014/15), sia in proporzione al bacino potenziale costituito dai diplomati delle scuole superiori (57,7% a fronte del 56,8% dell’anno accademico precedente).

Immatricolati

Cresce anche la quota di immatricolati che ha intrapreso un corso di laurea in ingegneria (15,6% contro il 15%,3 dell'anno precedente), rafforzando così il primato fra i diversi gruppi disciplinari.

Immatricolati

Il Rapporto del Centro Studi ha, però, evidenziato un dato preoccupante che riguarda il calo vertiginoso, rispetto all'anno precedente che già aveva registrato cali preoccupanti, del numero degli immatricolati ai corsi attinenti ai settori:

  • L-07 Ingegneria civile e ambientale (-7,4%)
  • L-17 Scienze dell’architettura (-5,5%)
  • L-23 Scienze e tecniche dell’edilizia (-14,7%)
  • LM-04cu Architettura ed ingegneria edile- architettura (-8,2%)

Immatricolati

Ricordiamo che l'anno accademico 2014/15 aveva registrato le seguenti diminuzioni:

  • L-07 Ingegneria civile e ambientale (-14,9%)
  • L-17 Scienze dell’architettura (-6,1%)
  • L-23 Scienze e tecniche dell’edilizia (-16%)
  • LM-04cu Architettura ed ingegneria edile- architettura (+1,6%)

Il consuntivo degli ultimi due anni conferma quanto il settore edile abbia perso appeal nei giovani che preferiscono investire il proprio futuro su altre professionalità.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it



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