Jobs Act Autonomi: in Gazzetta la Legge n. 81/2017

14/06/2017

È in vigore da oggi, 14 giugno 2017, la Legge 22 maggio 2017 n. 81 (c.d. Jobs Act Lavoratori Autonomi) recante "Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato" pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 135 del 13/06/2017.

Diverse le novità del Jobs Act mirante, secondo il legislatore, ad alleggerire burocrazia e tempi dei servizi pubblici ai cittadini, come quella per i professionisti di adottare atti in delega degli uffici pubblici. Altre novità riguardano le competenze ampliate alle casse privatizzate e regole semplificate per la sicurezza negli studi.

Sul versante occupazionale in arrivo il "lavoro agile" per chi lavora senza vincolo di un posto di lavoro.

Congedo paternità/maternità

Tra le norme in vigore, da oggi chi è iscritto «esclusivo» alla gestione separata Inps può avere prolungato il congedo parentale, dai tre mesi di ieri a sei mesi, con la possibilità di usufruire del congedo parentale non più entro il primo anno di vita come prima, ma fino al terzo anno del figlio.

Indennità e aumenti

Altra novità riguarda disoccupazione e aumenti. L’indennità di disoccupazione per i CO.CO.CO. viene estesa dall'1° luglio ad assegnisti e dottorandi di ricerca. Mentre, sempre dal 1° luglio, scatterà l’aumento contributivo dello 0,51% per i lavoratori interessati, amministratori e sindaci.

Deducibilità per formazione, convegni e crediti formativi

Deducibili le spese per la formazione e i convegni. Con decorrenza dal periodo d’imposta in corso fino al 31 dicembre 2017 cambia la deducibilità di alcune spese, comprese quelle per gli aggiornamenti professionali ai fini dei crediti formativi professionali obbligatori (CFP). In particolare:

  • 100% fino a un tetto massimo di 10.000 euro annui, che comprende spese per iscrizione a master, corsi di formazione o di aggiornamento professionale, corsi per crediti formativi CCP, convegni e congressi, comprese le relative spese di viaggio e soggiorno;
  • 100% fino a 5.000 euro annui delle spese per i servizi personalizzati di certificazione delle competenze, orientamento, ricerca e sostegno all’auto imprenditorialità;
  • 100% degli oneri sostenuti per la garanzia contro il mancato pagamento delle pre¬stazioni (di lavoro autonomo), fornita da forme assicurative o di solidarietà.

Via al «lavoro agile»

Da oggi, data di decorrenza del Jobs Act, previo accordo con l’azienda, l’autonomo può lavorare anche a casa e non più in esclusiva presso l’azienda presso la quale è occupato. Tuttavia, senza rinunciare alla «normale» regola d’assunzione come lavoratore dipendente. Il «lavoro agile», infatti, è racchiuso nella modalità di esecuzione del Rap (posto lavoro subordinato), con caratteristica di esecuzione simile all’attività lavorativa all’interno dei locali aziendali con ì soli vincoli di orario massimo di lavoro. Da definire il "diritto alla disconnessione", ovvero il tempo di diritto al riposo e alla disconnessione, ovvero " le misure tecniche ed organizzative necessarie per assicurare la disconnessione del lavoratore dalle strumentazioni tecnologiche di lavoro”, nonché sulla proprietà, costi e assicurazioni sulle attrezzature “domestiche”.

Un anno di tempo per le quattro deleghe Stato-Ordini

Ma la parte più innovativa del Job Acts dei lavoratori autonomi è certamente quella relativa alle quattro deleghe Stato-Ordini che conferiscono ai professionisti servizi in Extra-Moenia rispetto alle pubbliche amministrazioni. Le quattro deleghe della Legge n. 81/2017, da definire entro un anno, tre riguardano le libere professioni, e una i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata di Cassa. Nel dettaglio:

  • il «professionista ausiliario di Stato»
    La prima delega ha il fine d’individuare gli atti pubblici che possono essere rimessi alle professioni organizzate in ordini o collegi per la loro adozione. Per il trattamento di tali atti pubblici, pertanto, una volta attuata la delega, il cliente non dovrà più recarsi presso gli uffici statali, ma potrà affidarsi a un professionista iscritto al proprio Ordine Professionale. Una devolution verso i professionisti che avranno la possibilità di esperire tutta una serie di funzioni della p.a. come certificazioni, asseverazioni e autentiche;
  • cassa previdenziale tuttofare
    La seconda delega concerne il riconoscimento alle casse privatizzate dei professionisti iscritti a ordini o a collegi in merito a pensioni a indennità. Le Casse di Previdenza, avranno la facoltà di attivare, anche in forma associativa, prestazioni complementari di tipo previdenziale, socio-sanitario e altre prestazioni sociali, finanziate attraverso specifici contractor con gli iscritti. Ad agevolarsene gli iscritti che abbiano subito una significativa riduzione del reddito professionale per ragioni non dipendenti dalla propria volontà, per crisi economica, o colpiti da gravi patologie;
  • interventi su malattia e maternità
    La terza delega interessa gli iscritti che hanno la gestione separata Inps, come i professionisti non iscritti alla propria Cassa, finalizzata a innalzare il grado di tutela per le indennità di maternità e malattia.
  • la semplificazione delle misure di prevenzione e sicurezza per gli studi professionali.

A cura di Salvo Sbacchis



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