Lotta al lavoro nero e all'evasione contributiva, sicurezza nei
luoghi di lavoro in particolare nei cantieri,contrasto alla
criminalità organizzata anche rendendo più efficaci le verifiche
antimafia. Sono i ''valori'' sui quali si sviluppano le ''linee
guida'' su cui la Regione Lazio si baserà per elaborare un progetto
di legge sugli appalti pubblici (contratti pubblici di lavori,
servizi e forniture) illustrate dal Presidente della Regione Piero
Marrazzo, l'assessore ai Lavori Pubblici Bruno Astorre, il
presidente della Commissione consiliare Lavori Pubblici e Politica
della Casa, Giovanni Carapella e il direttore Infrastrutture,
Maurizio Meiattini.
Punto d'arrivo della nuova legge sarà la semplificazione,
attraverso la riconduzione in un unico testo normativo di tutte le
disposizioni regionali fino ad oggi emanate dalla Regione, che
influiscono direttamente o indirettamente sulle fasi di
definizione, affidamento e gestione di un contratto pubblico.
Il presidente Piero Marrazzo intervenendo alla presentazione ha
affermato l’intenzione di dotarsi di uno strumento in grado
“sbarrare la porta alla criminalità organizzata, lasciando la
possibilità di lavorare alle aziende in regola. La criminalità
organizzata non controlla il nostro territorio – ha proseguito il
presidente della Regione Lazio - Partiamo da questo altrimenti
daremmo un'idea sbagliata. Ma poichè produciamo ricchezza e ci sono
molte stazioni appaltanti, esiste il rischio dell'infiltrazione
mafiosa. Questa e' la nostra vera grande preoccupazione. Dobbiamo
controllare che il lavoro dell'impresa e dei lavoratori si svolga
nell'applicazione delle regole sul fronte della sicurezza e delle
regole contributive. In questo modo si costruisce il primo
sbarramento. Poi c'è il secondo sbarramento- continua Marrazzo- che
riguarda l'accesso all'appalto. Le norme antimafia già agiscono
come freno ma gli appalti devono avere sempre regole di trasparenza
più sofisticate. Questo vale sia per gli appalti nel mondo delle
costruzioni che in quello della gestione dei rifiuti".
A elaborare tali linee guida, che tengono conto degli obiettivi
specifici fissati dalla Giunta e da un decreto di Marrazzo, una
Commissione di Studio interassessorile alla quale è stato affidato
il compito di definire norme e strumenti collegati, indirizzate
alla regolamentazione e qualificazione dei contratti regionali (sia
eseguiti direttamente che finanziati dall’Ente Regione), anche come
campo di verifica e sperimentazione di politiche tecniche, di
modelli organizzativi e di strumenti tecnici di gestione delle
diverse fasi del contratto pubblico; dei contratti degli Enti e
soggetti che rientrano nell'ambito soggettivo di applicazione della
legge regionale.
Quattro i ''titoli'' proposti dagli esperti: ''definizioni,
finalità e ambito di applicazione; strutture regionali e politiche
per la qualità dei committenti e degli operatori economici; qualità
ed efficacia del contratto pubblico con particolare riferimento
alla trasparenza, legalità, regolarità, tutela e sicurezza nei
luoghi di lavoro e disposizioni finanziarie, transitorie e
finali''.
a cura di www.regione.lazio.it
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