Prodotti da Costruzione non conformi: il Progettista rischia l'arresto

23/06/2017

Sanzioni amministrative e penali per tutti i soggetti coinvolti nella filiera legata ai prodotti per l’edilizia ad uso strutturale e antincendio.

Questa la novità più importante del decreto legislativo tra le norme sulla commercializzazione dei prodotti da costruzione, approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 9 giugno. Provvedimento mirante a garantire l’armonizzazione delle norme e ridurre gli oneri per le imprese. Il decreto legislativo sui materiali e prodotti da costruzione, approvato in via definitiva, è stato voluto dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico ed il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, amministrazioni competenti per i prodotti da costruzione, ed il Ministero della Giustizia.

Coordinamento e Valutazione Tecnica

A fianco del decreto sono previsti un Comitato Nazionale di Coordinamento per i Prodotti da Costruzione, presieduto dal Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, e l’istituzione di un Organismo Nazionale per la Valutazione Tecnica Europea, ITAB, col compito di ”ottimizzare, raccogliendo in unico Soggetto, le attività finora indipendentemente svolte da tre diverse PP.AA. nel campo della valutazione europea dei prodotti da costruzione innovativi o non già coperti da norme”.

Formazione professionale

Altra novità messa in atto dal Consiglio Superiore dei lavori Pubblici riguarda i programmi di Formazione Professionale finalizzati “ad una sempre migliore qualità e sicurezza delle opere e delle infrastrutture sia pubbliche che private; alla prevenzione del rischio sismico, e alla sicurezza del patrimonio costruito esistente e da venire”. Per tali scopi è stato ritenuto indispensabile mettere in atto programmi di formazione e competenze, anche in virtù della standardizzazione dei prodotti edili. Corsi che coinvolgeranno nella formazione gli operatori economici dei prodotti per l’edilizia, le imprese coinvolte, e i professionisti.

Riordino della filiera dei prodotti per l’edilizia

In attuazione del Regolamento (UE) n. 305/2011 (leggi articolo), il decreto rielabora tutto il settore nazionale della filiera dei prodotti da costruzione, prevendendo, come dichiarato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici “semplificazioni, riordino del quadro normativo nazionale, e adempimenti per le imprese, con particolare attenzione alle medie, piccole e micro imprese”.

Nuove regole per i verificatori

Saranno anche aggiornate le procedure per l’autorizzazione e notifica degli Organismi di parte terza per la verifica e il collaudo dei prodotti da costruzione, tenendo in considerazione, secondo l’impostazione comunitaria CEE, stabilendo gli accreditamenti e le relative regole procedurali da osservare nella verifica dei prodotti per l’edilizia.

Sanzioni penali e amministrative

Dopo le varie inchieste giudiziarie in merito a sisma, crolli e incendi, viene introdotto un sistema di sanzioni, controlli e vigilanze sul mercato dei prodotti edili al fine di garantire la necessaria tutela del settore della produzione dei materiali. Nel quadro legislativo nazionale sono state introdotte sanzioni amministrative e penali estese a tutti i soggetti coinvolti nella filiera dei prodotti industriali destinati all’edilizia. Filiera che comincia dal fabbricante del prodotto, e poi a seguire, l’importatore, il distributore, l’impresa di costruzione, il direttore dei lavori, l’operaio esecutore, il collaudatore, organismi e laboratori di parte terza per la certificazione dell’origine dei materiali e il corretto impiego dei materiali. Per i casi più gravi, in caso di depotenziamento, scambio di materiali diversi dal progetto, o in caso di cedimento strutturale e incendio, sono previste segnalazioni alla magistratura e il ricorso a pene detentive.

Sanzione e carcere per i progettisti

Nello schema di decreto sulla distribuzione dei prodotti da costruzione, approvato dal Consiglio dei Ministri, le sanzioni, oltre che per il fornitore e l’esecutore dei lavori, riguardano anche il progettista, che se sceglie di usare materiali e prodotti da costruzione non conformi al Regolamento UE 305/2011, rischia anche l’arresto. All’inizio il decreto concentrava quasi tutti gli adempimenti sul fabbricante, ma la Commissione Territorio del Senato aveva chiesto e ottenuto, anche l’inserimento dei progettisiti tra i possibili responsabili di dolo per erronea progettazione.

Fatto importante è, che il nuovo comma all’articolo 20, stabilisce che il progettista dell’opera che prescrive prodotti non conformi al regolamento UE debba essere punito con una sanzione da 2.000 a 12.000 euro. E se la prescrizione non conforme riguarda prodotti e materiali strutturali o antincendio, la sanzione passa da 5.000 euro a 25.000 euro, con il professionista che può essere punito con l’arresto.

In sintesi, gli obiettivi programmati dello schema di decreto sui prodotti da costruzione sono riassumibili in:

  • semplificare il quadro normativo per l’immissione sul mercato dei prodotti da costruzione;
  • migliorare e rendere più trasparenti ed efficaci le misure esistenti;
  • armonizzare le normative recependo il Regolamento UE 305/2011;
  • disciplinare gli adempimenti per i produttori, sia nel caso di prodotti armonizzati, sia di prodotti sotto valutazione tecnica europea (ETA);
  • istituire il Comitato nazionale di coordinamento dei prodotti;
  • costituire un Organismo nazionale per la valutazione tecnica europea (ITAB) per assicurare il al rilascio certificazione ETA.

A cura di Salvo Sbacchis



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