30/06/2017
Con 24.632 proposte da tutto il mondo si è conclusa la consultazione pubblica per il riuso dei 103 immobili pubblici inutilizzati dalle amministrazioni locali di tutta Italia.
Entro l’estate sarà pubblicato il bando "Valore Paese - Cammini e Percorsi" che assegnerà 103 immobili pubblici, tra masserie, castelli, e monasteri, da recuperare, architettonicamente, ma soprattutto economicamente, attraverso i cammini religiosi e ambientali, e mediante percorsi tematici e ciclopedonali.
Il 26 giugno 2017 si è, infatti, conclusa la fase di consultazione pubblica online, iniziata lo scorso 9 maggio, che ha visto la partecipazione di 24.632 click da tutto il mondo. I dati dell’iniziativa saranno presentati nel mese di Luglio a Milano, nella sede del Touring Club Italiano, che illustrerà i dettagli dell’iniziativa, coi risultati e gli esiti della consultazione. Successivamente sarà pubblicato il bando.
Con il progetto "Cammini e Percorsi", l'Agenzia del Demanio, punta alla riqualificazione e al riuso di immobili pubblici, situati lungo percorsi ciclopedonali e itinerari storico-religiosi, come contenitori economici di servizi e di esperienze autentiche da includere nella classe dei servizi, attraverso la concessione di siti fortemente radicati sul territorio per lo sfruttamento cultuale e religioso, rivolto a camminatori, pellegrini con voglia di rivivere le emozioni dei vecchi “sentieri” e a ciclisti, in linea con la filosofia dello slow travel, da potere praticare durante il week end aziendale, con la finalità di alimentare una economia “turistica” altrimenti distratta dalle realtà locali.
L'operazione vuole agevolare i giovani imprenditori under 40, uniti in cooperative e associazioni, che potranno partecipare al bando di gara per avviare le proprie attività di cammino paesaggistico religioso, all'interno di una rete di infrastrutture e servizi destinati a crescere nel tempo e diventare un punto di riferimento per lo sviluppo di un turismo più legato alle tradizioni storiche e rispettoso del territorio, dell’ambiente e della tradizione.
103 i beni da assegnare col bando di cui: 43 dello Stato, 50 degli Enti territoriali, 10 dell’Anas. Beni che saranno affidati in concessione gratuita ad imprese, cooperative e associazioni, da costituirsi tra soggetti giovani che non abbiano superato il quarantesimo anno. Oppure dati in concessione per la valorizzazione a soggetti fino a 50 anni. Beni che verranno “regalati” a quegli operatori che presentano progetti turistico-religiosi dall’elevato potenziale economico per il territorio, attraverso la logica del partnership tra pubblico e privato, a beneficio della collettività, per incentivare il turismo e la memoria dei luoghi.
Tra gli immobili individuati nel programma ci sono: edifici lungo la Via Appia (9 immobili), la Via Francigena (18 immobili), il Cammino di Francesco (3 immobili) e il Cammino di San Benedetto (1 immobile), lungo la Ciclovia VENTO (15 immobili), la Ciclopista del SOLE (32 immobili) la ciclovia Acqua dell’Acquedotto Pugliese (11 immobili), e lungo altri itinerari storico-religiosi individuati in altri ambiti locali (14 immobili).
L'idea è quella di dare in concessione a giovani imprenditori, non residenti locali ma a progetti presentati da tutto il mondo, le tipiche costruzioni degli insediamenti tradizionali locali come: borghi, case, scuole, masserie, casali, cascine, fattorie, mulini, rifugi, case forestali, chiese sconsacrate, eccetera. Tra questi anche manufatti e immobili con potenziale recettività e antiche funzioni non valorizzati dagli amministratori locali, come: caselli idraulici, caselli stradali, case cantoniere, piccole stazioni, caselli ferroviari, etc. non mancano all’appello altri “pesi” per le amministrazioni comunali come edifici storico artistici, castelli, forti, fortificazioni, caserme e ville storiche.
I dati sui beni demaniali saranno resi pubblici nel corso del mese di Luglio a Milano, nella sede del Touring Club. Si tratterà di beni non alienabili ma da dare in concessione, beni attualmente fuori dalle logiche di sviluppo economico locale e inutilizzati dalle amministrazioni locali ma ancora capaci di attirare imprenditori esterni ai comuni di appartenenza.
A cura di Salvo Sbacchis