Codice dei contratti: Cabina di regia e MIT tutti muti come i pesci

03/10/2017

Una delle novità introdotte dal Codice dei contratti pubblici di cui al d.lgs. n. 50/2016 è la “Cabina di regia” introdotta dall’articolo 212 del Codice stesso ed istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Cercando su internet nel sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri abbiamo trovato la relativa pagina in cui è data notizia dell’insediamento e delle attività.

Ricordiamo che con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 10 agosto 2016 sono state disciplinate la composizione e le modalità di funzionamento della cabina di regia e con successivo DPCM 8 novembre 2016 sono stati nominati i componenti della citata cabina di regia che, come primo atto, propedeuticamente alla predisposizione del decreto correttivo di cui al d.lgs. n. 56/2017, ha proceduto alla consultazione, rivolta alle stazioni appaltanti, per la ricognizione sullo stato di attuazione del “codice dei contratti pubblici”.

Dal 16 gennaio 2017, data di conclusione della consultazione, non si hanno più notizie anche se i compiti della citata cabina di regia sono tanti e gravosi.

Scorrendo, poi, il DPCM 10 agosto 2016 notiamo come all’articolo 2, rubricato “Svolgimento di compiti”,è precisato che la Cabina di regia, in una riunione che avrebbe dovuto essere tenuta entro il 31 marzo 2017 avrebbe dovuto approvare la relazione di controllo da inviare alla Commissione europea, come previsto dall'articolo 212, comma 3 del codice in cui è precisato che la citata relazione di controllo deve contenere, tra l’altro, le cause più frequenti di non corretta applicazione o di incertezza giuridica, compresi possibili problemi strutturali o ricorrenti nell’applicazione delle norme, sul livello di partecipazione delle microimprese e delle piccole e medie imprese agli appalti pubblici e sulla prevenzione, l’accertamento e l’adeguata segnalazione di casi di frode, corruzione, conflitto di interessi e altre irregolarità gravi in materia di appalti e di concessioni. Anche se non abbiamo notizie, siamo certi che la cabina di regia in questo 2017 avrà alacremente lavorato anche ma non sappiamo se la citata relazione sia stata mai approvata in quanto sul sito della cabina di regia le ultime informazioni risalgono al mese di dicembre 2016 ma sarebbe utile averne notizia e conoscere anche quante sono state le riunioni della Cabina di regia dalla data di nomina dei componenti (8/11/2016) ad oggi e quali sono stati gli argomenti trattati.

Sembra quasi che siano tutti muti come i pesci ma nei tempi di internet fa proprio effetto vedere come sono non aggiornati i siti delle istituzioni! Nelle pagine dedicate alla Cabina di regia le ultime informazioni risalgono allo scorso anno mentre nel sito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti alla pagina relativa al Codice dei contratti la documentazione riportata è, a dir poco, carente.

In un momento in cui i ritardi accumulati sui provevdimenti attuativi del Codice sono, indubbiamente, notevoli, ci vorrebbe tanta trasparenza e far conoscere agli operatori del settore i motivi per i quali si sono accumulati tali ritardi. Sarebbe utile per i componenti la Cabina di regia rileggere il comma 1 dell'articolo 212 del Codice dei contratti di cui al d.lgs. n. 50/2016 e chiedersi se nno ottemperato alle disposizioni nello stesso contenute alle lettere ), b), c), d) ed e) dove viene precisato che la cabina di regia ha il compito di:

  • a) effettuare una ricognizione sullo stato di attuazione del presente codice e sulle difficoltà riscontrate dalle stazioni appaltanti nella fase di applicazione anche al fine di proporre eventuali soluzioni correttive e di miglioramento;
  • b) curare, se del caso con apposito piano di azione, la fase di attuazione del presente codice coordinando l’adozione, da parte dei soggetti competenti, di decreti e linee guida, nonché della loro raccolta in testi unici integrati, organici e omogenei, al fine di assicurarne la tempestività e la coerenza reciproca;
  • c) esaminare le proposte di modifiche normative nella materia disciplinata dal presente codice al fine di valutarne l’impatto sulla legislazione vigente, garantire omogeneità e certezza giuridica, supportando la competente struttura della Presidenza del Consiglio dei ministri nel coordinamento dei vari interventi regolatori nel settore;
  • d) promuovere la realizzazione, in collaborazione con i soggetti competenti, di un piano nazionale in tema di procedure telematiche di acquisto, al fine della diffusione dell’utilizzo degli strumenti informatici e della digitalizzazione delle fasi del processo di acquisto;
  • e) promuovere accordi, protocolli di intesa, convenzioni, anche con associazioni private per agevolare la bancabilità delle opere pubbliche.

A cura di Paolo Oreto



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