La Commissione incaricata di monitorare le
Norme tecniche per le
costruzioni istituita presso il Ministero delle Infrastrutture
ha redatto una
prima bozza licenziata il 2 maggio
scorso.
Ricordiamo che le Norme tecniche per le costruzioni di cui al
Decreto del Ministero delle Infrastrutture dei Trasporti 14/09/2005
non sono mai entrate compiutamente in vigore perché ad un periodo
transitorio di 18 mesi che scadeva il 23 aprile scorso si è
aggiunta, con un emendamento inserito nel decreto milleproroghe
(comma 4-bis, dell’articolo 3 della legge 26 febbraio 2007, n. 17)
una proroga al 31 dicembre 2007.
Nell’articolo che ha fatto slittare al 31 dicembre prossimo la
definitiva applicazione che di fatto altro non era che un
escamotage per dare tempo alla Commissione di terminare i lavori
per introdurre nel testo le modifiche necessarie, viene altresì
precisato che le Amministrazioni aggiudicatrici che abbiano
affidato lavori o avviato progetti definitivi o esecutivi secondo
la normativa previgente, continuano ad applicare le precedenti
norme tecniche fino alla data del collaudo.
La nuova bozza passerà, adesso, al vaglio della Commissione
istituita nell’ambito del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici,
che relazionerà sul testo il prossimo 13 luglio.
Luca Sanpaolesi, membro della commissione relatrice precisa
che “L`impianto generale del decreto ministeriale del 14 settembre
2005 è rimasto immutato ma adesso le norme tecniche sono più in
linea con gli eurocodici (sono i codici per la progettazione
strutturale redatti dal Cen in 58 volumi): non ci sono differenze
per quanto riguarda le formule generali, mentre il testo del 2005
si riferiva in parte alla vecchia normativa del 1996, in parte alla
letteratura accademica, come ad esempio gli studi del comitato
internazionale per la sicurezza nelle costruzioni”.
La nuova versione delle norme tecniche si compone di 431 pagine,
contro le originarie 505 ed invece di introdurre molte norme di
rinvio agli eurocodici, si e` preferito fornire con il nuovo testo
un prontuario completo per i professionisti della progettazione,
innestando le parti principali delle istruzioni dettate da
Bruxelles all’interno del provvedimento.
E’ stata, anche, inserita nel testo la disciplina per la
progettazione in zona sismica. che nasce da un mix dell’eurocodice
8 con l’ordinanza della protezione civile n. 3274/2003.
La bozza è stata anche svecchiata sul fronte della geotecnica, per
la cui disciplina il testo del 2005 era rimasto fermo
all’applicazione di tecnologie risalenti al 1988 e Sampaolesi
speiga che “Stiamo apportando altri cambiamenti; il capitolo sul
cemento armato è diventato maggiormente applicativo e la parte che
riguarda le azioni sismiche è stata ulteriormente modificata”.
Ma il cammino è ancora lungo ed il testo per la pubblicazione sulla
“Gazzetta Ufficiale” dopo essere messo ai voti voti del consiglio
superiore per i lavori pubblici il prossimo 27 luglio, dovrà avere
ottenere il parere delle regioni.
Si ha notizia, altresì, che prima del 31 dicembre sarà, anche,
ultimata la stesura degli annessi agli eurocodici: una collana di
22 volumi, che spiegano come fare per rendere operative in Italia
le prescrizioni e i metodi di calcoli applicati negli altri paesi
della Comunità europea. Ricordiamo che la bozza delle Norme
tecniche costruzioni è composta da 12 capitoli identici nel numero
ma non nelle titolazioni a quelli del decreto 14/09/2005 ed infatti
dal capitolo 3 ql capitolo 9 non coincidono più neanche le
titolazioni dei capitolo stessi che in questa bozza sono i
seguenti:
- Cap. 1 Indice
- Cap. 2 Introduzione, Sicurezza e Prestazioni attese
- Cap. 3 Azioni sulle costruzioni
- Cap. 4 Costruzioni civili e industriali
- Cap. 5 Ponti
- Cap. 6 Progettazione geotecnica
- Cap. 7 Progettazione in presenza di azioni sismiche
- Cap. 8 Costruzioni esistenti
- Cap. 9 Collaudo statico
- Cap. 10 Norme per la redazione dei progetti strutturali
esecutivi e delle relazioni di calcolo
- Cap. 11 Materiali e prodotti per uso strutturale
- Cap. 12 Riferimenti tecnici
© Riproduzione riservata