Concessione di contributi regionali solo alle imprese in
regola con il versamento dei contributi pensionistici ai
lavoratori,
revoca dei finanziamenti nel caso di imprese con
lavoratori in nero e impossibilità per le stesse imprese
trovate inadempienti nei successivi 5 anni di accedere a
finanziamenti della Regione,
estensione del documento unico di
regolarità contributiva a tutti i tipi di aziende e obbligo di
presentazione nel caso di appalti anche per beni e servizi sia
della Regione sia di enti strumentali.
Sono queste alcune delle principali novità introdotte nella nuova
legge regionale sulla sicurezza e qualità del lavoro
approvata oggi in Giunta su proposta dell'assessore regionale alle
Politiche del Lavoro, Enrico Vesco.
Una legge varata a tempo di record dopo i recenti infortuni sul
lavoro accaduti in ambito portuale genovese e a seguito dell'ordine
del giorno approvato in consiglio regionale in cui si dava mandato
alla Giunta di presentare entro giugno la legge in materia di
sicurezza sul lavoro.
"Con questa legge - spiega l'assessore regionale, Enrico Vesco -
vogliamo per la prima volta promuovere la responsabilità sociale
delle imprese, coniugando buona occupazione e regolarità con
sicurezza visto che i più alti tassi di infortuni si concentrano
soprattutto dove l'occupazione è precaria e irregolare".
" Questa legge - continua Vesco - intende disciplinare in modo
organico tutta la materia e occuparsi di tutti i settori del
mercato del lavoro a cominciare da quelli maggiormente esposti a
rischi, quali l'edilizia, le attività cantieristiche portuali, le
grandi opere infrastrutturali, l'agricoltura e di tutte le
tipologie di lavoratori".
La legge quadro sulla sicurezza, per la quale la Giunta ha
stanziato 850mila euro per il 2007
contiene 25 articoli e
prevede espressamente, ai fini della concessione di contributi
o altre agevolazioni da parte della Regione o di enti strumentali,
la presentazione del documento unico di regolarità contributiva che
sarà rilasciato dall'INPS e dall'INAIL e per quanto riguarda il
settore dell'edilizia dalle Casse edili.
Nel caso in cui, una volta concesso il contributo, si verificasse
una violazione delle norme da parte dell'impresa è prevista la
revoca del contratto e l'impossibilità di accedere, per i
successivi cinque anni, ad altri contributi regionali.
Inoltre la Regione ha previsto che in tutti gli appalti servizi ci
sia l'indicazione per le imprese di essere in regola sotto il
profilo della sicurezza e del versamento dei contributi ai
lavoratori.
"Per diffondere la cultura della sicurezza - spiega l'assessore
Vesco - chiediamo non solo alle imprese, ma anche degli Enti
pubblici la responsabilità a favorire una buona e regolare
occupazione e a questo proposito istituiamo un registro dei datori
di lavoro socialmente responsabili che comprenderà imprese ed enti
regionali a cui verrà riconosciuta una premialità".
Le società e gli enti iscritte nel registro a parità di punteggio
con altre aziende saranno cioè favorite nel caso di bandi e gare
per creare un beneficio immediato che induca ad un cambio di
mentalità.
La legge prevede inoltre iniziative con le Camere di Commercio per
favorire l'attività di formazione destinata alle imprese e la
creazione di una banca dati regionale relativa al lavoro sommerso e
agli infortuni, congiuntamente ai centri per l'impiego, all'INAIL,
all'INPS, all'agenzia delle Entrate e alla Direzione regionale del
Lavoro per favorire un'opera di vigilanza da parte delle ASL.
a cura di www.regione.liguria.it
© Riproduzione riservata