L’ordinanza del Consiglio di Stato 13 gennaio 2006 stabilisce che
nei rapporti tra denunciante e Pubblica amministrazione la
dichiarazione di inizio attività, così come disciplinata dal Testo
unico sull’edilizia D.P.R. n.380/2001, consente al privato di
intraprendere un'attività in correlazione all'inutile decorso di un
termine, cui è legata, a pena di decadenza del potere
dell'amministrazione di inibire l'attività.
L’ordinanza del Consiglio è stata emessa in seguito all’appello del
Comune di Arcore contro privati per l'annullamento dell'ordinanza
del TAR Lombardia-Milano, sezione II n. 1615/2005, concernente il
rigetto D.I.A in deroga al Piano Regolatore Generale comunale.
L’ordinanza perciò accoglie l'appello, respingendo l'istanza
cautelare proposta in primo grado, e stabilisce che la conformità
delle opere va accertata dopo 30 giorni dalla presentazione della
D.I.A., analizzando la normativa specifica della Regione Lombardia
e precisa che, con la nuova legge regionale n. 12/2005, scompare la
possibilità, già prevista dalla abrogata legge regionale n.
15/1996, di eseguire le trasformazioni dei sottotetti in deroga ad
indici e parametri stabiliti dagli strumenti urbanistici comunali.
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