"Dietro ad una prestazione professionale c'è sempre
un'attività che richiede impegno, studio, investimento che, uniti
alle difficoltà inerenti alla formazione continua, ai ritardi nei
pagamenti, all'assicurazione obbligatoria e ai tanti altri orpelli,
devono essere ripagati con una parcella equa, che consenta a chi la
riceve di vivere una vita dignitosa".
Lo hanno scritto nell'Atto di Sindacato Ispettivo n.
4-08307 presentato al Senato alcuni membri del Gruppo del
M5S, riprendendo l'interrogazione parlamentare presentata alla
Camera (leggi articolo) dall'Arch.
Serena Pellegrino, che ha avuto la risposta immediata del
Sottosegretario alle Infrastrutture Umberto del Basso De
Caro.
Ricordiamo che il caso riguarda l'affidamento del bando del
Comune di Catanzaro per la redazione del Piano strutturale e del
relativo Regolamento Edilizio Urbanistico (REU) con un importo a
base di gara pari a 1 euro e un rimborso spese (preventivamente
autorizzate ed effettivamente sostenute e documentate) nel
limite massimo di 250 mila euro (leggi articolo).
Bando che pur essendo stato contestato da Ordini professionali,
Sindacati e professionisti ha ricevuto la partecipazione di un'ATP
che ha motivato la sua scelta in una lunga intervista a Il Sole
24 Ore, poggiandola sui seguenti capisaldi:
- la liceità di un bando antecedente l'entrata in vigore
dell'obbligo per le S.A. di utilizzare il D.M. 17 giugno 2016 (c.d. Decreto
Parametri), per stabilire l'onorario;
- la definizione di "spese rimborsabili" previste dal bando che
ammetterebbe "qualsiasi spesa del progettista e dei suoi
collaboratori, comprese spese di vitto, viaggio, alloggio".
Definizione talmente vaga che, ad avviso dell'architetto capogruppo
dell'ATP, includerebbe anche il compenso giornaliero e le spese che
sostenute nel corso della giornata lavorativa;
- l'importo della prestazione che, da calcolo del progettista
vincitore, sarebbe in realtà di 415mila euro, ovvero con un ribasso
del 40% rispetto ai 250mila euro del rimborso spese (sempre che
questo venga raggiunto nella sua interezza);
- la possibilità, portando a termine la prestazione, di acquisire
il requisito della redazione di uno strumento urbanistico per un
comune con più di 90mila abitanti.
Come precisato nell'Atto di Sindacato Ispettivo
del Senato, il bando potrebbe aprire "a un "filone" di
incarichi gratuiti non in linea con i codici deontologici e al
principio sancito dall'art. 2233 del codice civile circa il
compenso adeguato all'importanza dell'opera e al decoro della
professione".
Dopo una breve ricostruzione storica dei fatti accaduti, in cui
tra le altre cose hanno ricordato l'iniziativa #sevalgo1euro promossa da Inarcassa e
#sespendi1euro promossa liberamente
nel web e nei social dai professionisti, e riprendendo i passi di
alcuni nostri articoli, l'Atto ispettivo, ha ricordato che:
- dietro ad una prestazione professionale c'è sempre un'attività
che richiede impegno, studio, investimento che, uniti alle
difficoltà inerenti alla formazione continua, ai ritardi nei
pagamenti, all'assicurazione obbligatoria e ai tanti altri orpelli,
devono essere ripagati con una parcella equa, che consenta a chi la
riceve di vivere una vita dignitosa;
- in Italia, i redditi medi dei tecnici liberi professionisti
negli ultimi anni sono ulteriormente scesi, nello specifico, sono
cresciuti i professionisti con un reddito inferiore a 10.000 euro,
con una diminuzione della crescita degli iscritti agli ordini
provinciali.
Per questo motivo, si è domandato ai Ministri delle
infrastrutture e dei trasporti e della Giustizia:
- quali urgenti iniziative di competenza intendano intraprendere
al fine di garantire il rispetto del principio sancito dall'art.
2233 del codice civile circa il compenso adeguato all'importanza
dell'opera e al decoro della professione e, soprattutto, a tutela
del principio fondamentale sancito dall'articolo 36 della
Costituzione della remunerazione del lavoro;
- se intendano avviare un tavolo con gli ordini professionali
nazionali interessati al fine di trovare soluzioni condivise nel
rispetto del lavoro dei liberi professionisti.
A cura di Redazione
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