L’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) con la delibera n. 31 del 17 gennaio
2018 ha approvato l’elenco dei soggetti aggregatori
risultante in esito alla definizione della procedura prevista dagli
articoli 3, 4 e 5 del decreto del Presidente del Consiglio
dei Ministri 11 novembre 2014 ed ha, pertanto, deliberato,
anche, di iscrivere nell’elenco dei soggetti aggregatori di cui
all’articolo 9 del decreto legge 24 aprile 2014, n.
66 convertito dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, i
seguenti Enti:
- Consip S.p.a.;
- per la Regione Abruzzo: Stazione Unica Appaltante Abruzzo;
- per la Regione Basilicata: Stazione Unica Appaltante
Basilicata;
- per la Regione Calabria: Stazione Unica Appaltante
Calabria;
- per la Regione Campania: So.Re.Sa. S.p.a.;
- per la Regione Emilia Romagna: Agenzia Regionale
Intercent-ER;
- per la Regione Friuli Venezia Giulia: Centrale Unica di
Committenza – Soggetto Aggregatore Regionale;
- per la Regione Lazio: Direzione Centrale acquisti della Regione
Lazio;
- per la Regione Liguria: Stazione Unica Appaltante Liguria;
- per la Regione Lombardia: ARCA S.p.a.;
- per la Regione Marche: Stazione Unica Appaltante Marche;
- per la Regione Molise: Servizio regionale Centrale Unica di
Committenza del Molise;
- per la Regione Piemonte: SCR – Società di Committenza Regione
Piemonte S.p.a.;
- per la Regione Puglia: InnovaPuglia S.p.a.;
- per la Regione Sardegna: Servizio della Centrale regionale di
committenza;
- per la Regione Sicilia: Centrale Unica di Committenza
regionale;
- per la Regione Toscana: Regione Toscana - Dir. Gen.
Organizzazione - Settore Contratti;
- per la Regione Umbria: CRAS – Centrale Regionale per gli
Acquisti in Sanità;
- per la Regione Valle d’Aosta: IN.VA. S.p.a.;
- per la Regione Veneto: UOC - CRAV di Azienda Zero;
- per la Provincia Autonoma di Bolzano: Agenzia per i
procedimenti e la vigilanza in materia di contratti pubblici di
lavori, servizi e forniture;
- per la Provincia Autonoma di Trento: Agenzia provinciale per
gli appalti e contratti;
- Provincia di Vicenza;
- Provincia di Brescia;
- Città metropolitana di Bologna;
- Città metropolitana di Genova;
- Città metropolitana di Milano,
- Città metropolitana di Napoli;
- Città metropolitana di Roma capitale;
- Città metropolitana di Torino;
- Città metropolitana di Catania;
- Città metropolitana di Firenze.
Per il prossimo triennio, dunque, la lista dei 32
soggetti aggregatori sarà costituita da:
- Consip, la centrale acquisti del Tesoro;
- 8 centrali acquisti di città metropolitane;
- 19 di società regionali;
- 2 per ciascuna delle provincie autonome di Trento e
Bolzano;
- 2 centrali istituite nella provincia di Vicenza e Brescia.
La lista dei soggetti aggregatori prevista nel previgente Codice
dei contratti di cui al d.lgs. n. 163 è stata, anche, confermata
nell’articolo 213, comma 16 del Codice dei contratti di cui al
d.lgs. n. 50/2016. Ricordiamo, per ultimo, che:
- l'aggiornamento predisposto con la
delibera n. 31 del 17 gennaio 2018 arriva a
distanza di oltre due anni dal primo provvedimento per la
costituzione dell'elenco (Dpcm 14 novembre 2014);
- il termine per chiedere l'iscrizione nell'elenco si era chiuso
il 15 settembre scorso e entrare nella lista dei soggetti
aggregatori, gli operatori pubblici dovevano, tra le altre cose,
dimostrare di avere pubblicato, nel triennio precedente, bandi con
importo soprasoglia per almeno 200 milioni nel triennio e comunque
almeno 50 milioni per ciascun anno.
A cura di Redazione
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