14/03/2018
Su proposta dell'assessore alla formazione e al lavoro, Cristina Grieco, la Giunta Regionale Toscana con la decisione n. 29 del 6 marzo 2018 recante “Procedure di acquisizione di servizi professionali: Indirizzi” è stata la prima regione italiana a definire le regole necessarie a garantire un equo compenso per i professionisti incaricati della progettazione di opere pubbliche e per altre figure professionali alle quali vengano richieste prestazioni aggiuntive rispetto a quelle previste dal mansionario o di effettuare servizi esterni. Questi, d'ora in avanti, non potranno più essere corrisposte a titolo gratuito, come spesso è avvenuto fino ad oggi.
"Lo abbiamo fatto - spiega il presidente della Regione, Enrico Rossi - nell'intento di dare applicazione al principio dell'equo compenso, definendo regole certe, uniformi e valide per numerose categorie di lavoratori. A queste regole si atterrà per prima la Regione Toscana, ma sono tenuti ad applicarle anche tutti gli enti dipendenti dalla Regione stessa, come quelli del sistema sanitario regionale, l'Arpat, Toscana promozione, Artea, Toscana sviluppo, l'Azienda regionale per il diritto allo studio universitario, l'Autorità portuale regionale e i parchi regionali. Il lavoro va adeguatamente retribuito e le amministrazioni pubbliche non devono più corrispondere compensi non correttamente parametrati o, a maggior ragione, pretendere prestazioni aggiuntive a titolo gratuito".
La Giunta regionale Toscana, nella decisione, da atto che attualmente sono vigenti e devono essere applicati i seguenti decreti ministeriali:
Per quanto concerne il Decreto Ministero della giustizia 17 giugno 2016 per le professioni tecniche, all’articolo 6 dello stesso è precisato che un professionista incaricato deve essere retribuito con un compenso che varia dai 50 ai 75 euro l'ora, un aiuto dai 35 ai 50 euro e un aiuto di concetto dai 30 ai 37 euro. Ovviamente si tratta di cifre indicative per quanto concerne per altre prestazioni non determinabili con le tabelle allegate alla Tariffa e per le quali si tiene conto dell'impegno del professionista e dell'importanza della prestazione, nonché del tempo impiegato.
Il citato DM 17 giugno 2016 è valido per le opere edili, per le strutture, gli impianti, le infrastrutture per la mobilità, le opere idrauliche, le tecnologie dell'informazione e della comunicazione, il paesaggio, l'ambiente, la naturalizzazione, l'agroalimentare, la zootecnica, la ruralità, le foreste, oltre alle opere legate al territorio e all'urbanistica.
Nella decisione è precisato che gli Uffici regionali e gli enti dipendenti della Regione devono rispettare, in materia di procedure di acquisizione di servizi professionali, i seguenti indirizzi:
Garantito, dunque, nella Regione Toscana un equo compenso per i professionisti incaricati della progettazione di opere pubbliche.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it