La
Provincia di Torino lancia un concorso di idee per
immaginare un futuro economicamente e culturalmente sostenibile per
il
Forte di Finestrelle: l'obiettivo è di scongiurare il
rischio che
la più grande fortezza alpina d'Europa,
capolavoro di architettura militare realizzato in oltre un secolo
di progetti e lavori (dal 1727 al 1850), resti prigioniera del suo
passato e di una decadenza inevitabile senza massicci interventi ed
investimenti. Il complesso, articolato su di un dislivello di 635
metri sulle pendici dell'Orsiera e su tre forti (
San Carlo, Tre
Denti, delle Valli) collegati dai 4.000 gradini della
Scala
Reale, è di proprietà del Demanio statale. Nel 1999 è stato
"adottato" dalla Provincia come il proprio
monumento-simbolo
e dal 2002 è stato concesso in uso all'
Associazione San Carlo
onlus.
L'impegno della Provincia per il recupero e la valorizzazione del
Forte ha compiuto un passo in avanti importante con la visita che
una delegazione dell'
Unione Internazionale degli Architetti
ha compiuto a Fenestrelle martedì 26 giugno, accompagnata dagli
Assessori Franco Campia (Infrastrutture) e Giorgio Giani
(Pianificazione territoriale). Della delegazione facevano parte
l'australiano Louise Cox e lo slovacco Martin Drahovsky (primo e
secondo vicepresidente dell'UIA), Riccardo Cedrone (Presidente
dell'Ordine degli architetti di Torino e provincia e del Comitato
organizzatore del Congresso Mondiale degli Architetti, in programma
a Torino nel 2008), Laura Rizzi, Mario Carducci e Gennaro Napoli
(rispettivamente direttori e consiglieri dell'Ordine). "L'obiettivo
è ambizioso: - spiegano gli Assessori
Campia e
Giani
- definire un concorso internazionale di idee sulla destinazione
della fortezza, aperto agli architetti che dal 29 giugno a 3 luglio
2008 giungeranno a Torino per partecipare al Congresso Mondiale. La
sfida è quella di immaginare una collocazione ideale del Forte nel
contesto naturalistico, sociale ed economico della Val Chisone, sia
per quanto riguarda la parte già restaurata e accessibile al
pubblico (50 mila visitatori l'anno), sia per i camminamenti e i
forti Tre Denti e delle Valli, che sorgono alle quote più elevate e
necessitano di imponenti interventi di restauro conservativo,
paragonabili a quelli già eseguiti al Forte San Carlo". Agli
architetti si chiederà in sostanza di ripensare il rapporto tra il
complesso militare, l'adiacente sito di Pra Catinat ed il Parco
Orsiera-Rocciavrè, nel cui territorio sorgono i bastioni più
elevati e la "Muraglia" della Scala Reale coperta. "Vogliamo
proporre agli architetti una vera e propria sfida. - sottolinea
l'Assessore
Giani - Contiamo di poter raccogliere a fine
2008 i primi risultati in termini di idee, suggestioni e progetti".
Un tempo per gli abitanti di Fenestrelle la fortezza era
un'occasione importante di occupazione. Oggi può diventare una
risorsa culturale e turistica di primaria importante per l'intera
Val Chisone.
Rimane aperto il problema del reperimento delle risorse per
un'operazione imponente. Le opere di restauro conservativo
realizzate negli ultimi anni sono costate
4 milioni e mezzo di
Euro : risorse reperite grazie ad un
accordo di
programma fra Ministero ai Beni Culturali, Regione, Provincia e
Compagnia di Sanpaolo. "Anche i 6 milioni che la Regione e la
Provincia investiranno per realizzare l'impianto di risalita di
collegamento tra Fenestrelle e Pra Catinat - spiega l'Assessore
Campia - rientrano nel piano di valorizzazione della
fortezza, inserita su nostra proposta fra le cento realtà da
salvare segnalate dal World Monument Fund". L'idea di approfittare
del Congresso Mondiale degli Architetti, invitando professionisti
di tutte le nazionalità ad applicare il loro talento su di una
sorta di rompicapo architettonico, dovrebbe rappresentare un
incentivo alla concessione di ulteriori fondi da parte del
Ministero. Nello stesso dossier la Provincia intende candidare il
Forte tra i monumenti tutelati dall'
Unesco.
a cura di
www.provincia.torino.itbr>
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