Sulla Gazzetta ufficiale n. 123 del 29 maggio 2018 è stato
pubblicato il Decreto del Ministero dell’ambiente e della tutela
del territorio e del mare 3 marzo 2018, n. 56 recante
“Regolamento per l’attuazione dello schema nazionale volontario
per la valutazione e la comunicazione dell’impronta ambientale dei
prodotti, denominato «Made Green in Italy», di cui all’articolo 21,
comma 1, della legge 28 dicembre 2015, n. 221”.
In attuazione dell’articolo 21, comma 1, della legge 28 dicembre 2015, n. 221, il
regolamento stabilisce le modalità di funzionamento dello schema
nazionale volontario denominato «Made Green in Italy», per
la valutazione e la comunicazione dell’impronta ambientale dei
prodotti Made in Italy, anche con il rilascio del logo «Made
Green in Italy» ai prodotti originari dell’Italia nel rispetto
di quanto stabilito dall’articolo 60 del regolamento (UE) n.
952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 9 ottobre 2013,
che istituisce il codice doganale dell’Unione, e dalle relative
disposizioni di applicazione.
Con l’adozione del presente Regolamento, il Ministero
dell’Ambiente intende attuare i seguenti obiettivi:
- promuovere modelli sostenibili di produzione e consumo e
contribuire ad attuare le indicazioni della strategia definita
dalla Commissione Europea;
- stimolare il miglioramento continuo delle prestazioni
ambientali dei prodotti e, in particolare, la riduzione degli
impatti ambientali che questi generano durante il loro ciclo di
vita;
- favorire scelte informate e consapevoli da parte dei cittadini,
nella prospettiva di promuovere lo sviluppo del consumo
sostenibile, garantendo la trasparenza e la comparabilità delle
prestazioni ambientali di tali prodotti;
- rafforzare l’immagine, il richiamo e l’impatto comunicativo che
distingue i prodotti, attraverso l’adozione del metodo PEF –
Product Environmental Footprint come definito nella Raccomandazione
2013/179/CE e s.m.i, e associandovi inoltre aspetti di
tracciabilità, qualità ambientale, qualità del paesaggio e
sostenibilità sociale;
- definire le modalità più efficaci per valutare e comunicare
l'impronta ambientale dei prodotti del sistema produttivo italiano,
al fine di sostenerne la competitività sui mercati nazionali e
internazionali;
- valorizzare le esperienze positive di qualificazione ambientale
dei prodotti di cluster di piccole imprese, attraverso l’adozione
di misure atte ad agevolare l’adesione allo Schema “Made Green in
Italy” da parte di gruppi di imprese.
In allegato il decreto ministeriale 3 marzo 2018, n.
56.
A cura di Redazione
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