La Commissione
Ambiente, territorio e Lavori Pubblici (VIII
Commisione) della
Camera dei Deputati, nelle sedute di
martedì 17 e mercoledì 18 ha proseguito e concluso l’esame dello
schema di decreto legislativo recante Modifiche al decreto
legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante
modifiche al decreto
legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante il codice dei
contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture (atto n.
104), esprimendo parere favorevole con condizioni e
osservazioni.
Non conosciamo ancora il testo del parere perché non è ancora
disponibile il resoconto di seduta ma sarà nostra cura pubblicarlo
nei prossimi giorni.
Mentre la competente Commissione della Camera ha chiuso i propri
lavori, così non è possibile dire per la
Commissione Lavori
Pubblici del Senato (VIII Commissione) che dovrebbe terminare
nella seduta di oggi con una parere favorevole con una serie
innumerevoli di condizioni; del parere favorevole con condizioni vi
proponiamo in allegato il testo proposto dal Relatore
Paolo
Brutti non ancora definitivo.
Ricordiamo, anche, che la Commissione Politiche dell’Unione Europea
(XIII Commissione) ha iniziato e completato i lavori il 5 luglio
scorso esprimendo, dopo aver sentito il relatore
Gabriele
Frigato, parere favorevole con le seguenti condizioni:
- a) valuti il Governo l'opportunità di riformulare l'articolo 1,
comma 1, n. 1 nel senso di non sopprimere il ricorso alla procedura
negoziata con bando di gara, così come richiesto dalla direttiva
2004/18/CE;
- b) valuti il Governo l'opportunità di non introdurre
nell'ambito della norma recata dall'articolo 2, comma 1, n. 25, un
riferimento temporale con una portata estensiva maggiore rispetto
alla previsione generale dettata dalla normativa comunitaria.
Il Testo del Decreto Legislativo predisposto dal Governo è passato
alle competenti commissioni di Camera e Senato dopo il il
“
NO” della
Conferenza delle Regioni del 15 marzo
scorso ed il “
NO” del
Consiglio di Stato che ha
espresso il proprio parere nell’adunanza n. 1750 del 6 giugno
scorso,
Il Consiglio di Stato, con il parere precedentemente indicato, ha
espresso le proprie perplessità sia sull’uso della delega prevista
dalla legge n. 62/2005 sia su alcune norme specifiche, come per
esempio l’articolo 53 in materia di appalto integrato, per il quale
il governo ha previsto l’entrata in vigore anche oltre il termine
del 31 luglio e fino all’emanazione del regolamento quando, invece.
per i giudici del Consiglio di Stato, la norma ha natura
“self-executing”.
Sembra, quindi, che possa essere rispettata la data del 24 Luglio
per avere tutti i pareri delle Commissioni di Camera e Senato, in
modo che il Governo possa varare il provvedimento entro il 31
luglio prossimo perché, altrimenti, gli istituti sospesi con
Decreto Legislativo 26 gennaio 2007, n. 6 recante “Disposizioni
correttive ed integrative del decreto legislativo 12 aprile 2006,
n. 163, recante il Codice dei contratti pubblici relativi a lavori,
servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e
2004/18/CE, a norma dell’articolo 25, comma 3 della legge 18 aprile
2005, n. 62” che ha introdotto alcune modifiche formali e di
dettaglio nel Codice dei contratti e che ha
rinviato all’1
agosto 2007 l’entrata in vigore di alcuni importanti istituti del
Codice stesso tra i quali ricordiamo:
- l’appalto integrato nei settori ordinari (art. 53, commi 2 e
3);
- il dialogo competitivo (art. 58);
- l’accordo quadro nei settori ordinari (art.
59);<(li>
- l’ampliamento della trattativa privata ( artt. 56 e 57);
- le centrali di committenza (art. 33);
- l’abrogazione del criterio per l’aggiudicazione dei contratti
relativo alla maggiore entità di lavori e servizi che il general
contractor si impegna a subaffidare a terzi (art. 177, comma 4,
lettera f).
Da lunedì 23 luglio sino a giovedì 26 luglio il governo dovrà
rivedere il testo del secondo decreto correttivo per tenere conto
dei rilievi del Consiglio di Stato e di quelli delle commissioni e
portarlo in Consiglio dei Ministri del 27 luglio per l’approvazione
definitiva e la successivapubblicazione sulla Gazzetta della
Repubblica Italiana.
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