Ci si aspettava la subordinazione al DURC per la concessione di
tutti i benefici ai datori di lavoro a partire dal primo luglio, ma
la mancata adozione dei decreti attuativi ne ha fatto scivolare
l'avvio.
Settori dell'agricoltura e dell'edilizia attenzione: dal primo
luglio, infatti, sono in vigore i commi 1175 e 1176 della
Finanziaria 2007 ed è quanto è stato ribadito dal Ministero del
Lavoro con la circolare n. 25/I/9503.
Nell'attesa, quindi, il ministero del Lavoro ha stabilito che, già
da ora, proprio per i settori dell'edilizia e dell'agricoltura,
agevolazioni e benefici saranno revocati se i datori di lavoro non
rispetteranno gli obblighi relativi al Documento unico di
regolarità contributiva.
Fino al 30.06 la mancanza del DURC per le imprese edili significava
l'esclusione dall'aggiudicazione di un appalto, nonché il perdurare
della validità del titolo abilitativo all'attività di costruzione
nel settore privato.
Dal primo luglio, invece, resta compromessa la stessa attività
dell'impresa perché la volontà è quella di garantire le aziende
“virtuose” che, ovviamente, devono essere maggiormente
tutelate.
I benefici contributivi cui si fa riferimento sono:
- riduzione delle aliquote previdenziali a fronte dell'assunzione
di nuovo personale per i contratti di solidarietà espansivi;
- sgravi contributivi legati all'assunzione di lavoratori in
mobilità, dei disoccupati da oltre 2 anni, degli apprendisti;
- cessione di azienda nell'ambito di procedure concorsuali,
senza calcolare, inoltre, le conseguenze per il disconoscimento dei
benefici normativi della non computabilità nell'organico aziendale
di diverse categorie di lavoratori.
E per non parlare del calcolo dei lavoratori che potrebbe
comportare il superamento dei limiti in materia di licenziamenti
individuali, così come in materia di sicurezza: gravi effetti sui
datori di lavoro.
Si attende, quindi, il decreto sul DURC: se in un primo momento il
testo sembrava quasi terminato, oggi dovrà essere rimaneggiato
laddove viene definito il ruolo degli enti bilaterali e tenuti in
considerazione i tempi di discussione nonché quelli tecnici, ci si
avvia ad uno slittamento per il 2008.
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