Bando Guardia di Finanza, Lapenna (CNI): 'Estrose applicazioni della normativa da parte delle Stazioni Appaltanti'

14/09/2018

"Ci risiamo, evidentemente non sono stati sufficienti gli ultimi interventi sulla normativa in materia di contratti pubblici, con particolare riferimento agli affidamenti dei Servizi di Ingegneria e Architettura, introdotti dal Correttivo del Codice e dalla legge 172/2017 sull’Equo Compenso".

Lo ha affermato Michele Lapenna, Consigliere e responsabile dell’Osservatorio bandi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI), a margine del 63° Congresso degli Ingegneri Italiani in corso a Roma, in cui uno dei temi principali trattati è stato proprio quello dell'equo compenso, riferendosi al bando pubblicato dal reparto tecnico logistico-amministrativo della Guardia di Finanza della Liguria che mette in gara i professionisti con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa (OEPV) per un incarico con valore a base d'asta di €. 1.850,00 e assegnando un punteggio maggiore in caso di offerta economica a titolo di gratuità (leggi articolo).

Duro è il commento dell'esperto di gare del Consiglio Nazionale degli Ingegneri che alla nostra redazione ha ricordato: "Nonostante:
- il comma 8 dell’articolo 24 del Codice fissi l’obbligo da parte della stazione Appaltante di determinare la base d’asta nelle gare che hanno ad oggetto gli affidamenti dei SIA utilizzando il cosiddetto decreto Parametri Opere Pubbliche;
- il comma 8 ter dello stesso articolo stabilisca in modo inequivocabile che non è possibile prevedere altre utilità in luogo del compenso professionale;
- la legge 172/2017 estenda il Principio dell’Equo Compenso alla Pubblica Amministrazione;
- l’integrazione alla Linee Guida n° 1 dell’ANAC in materia di Equo Compenso rafforzi quanto contenuto ai commi 8, 8bis e 8ter dell’articolo 24 del Codice;

assistiamo ad estrose applicazioni della normativa da parte delle Stazioni Appaltanti".

"E’ estremamente grave - afferma Lapenna - che una interpretazione assurda della norma venga da una amministrazione come la Guardia di Finanza che nell’affidamento di un servizio di ingegneria valutati la base d’asta, senza peraltro motivarlo, in ben 1.850 euro e preveda udite udite il criterio dell’OEPV per la sua aggiudicazione".

"Il bando - continua il Consigliere del CNI - rasenta ridicolo se non fossimo in una situazione tragica per la mancanza di lavoro e il conseguente calo del reddito delle categorie professionali tecniche. Ma le sorprese non finiscono nella scelta palesemente assurda del criterio di aggiudicazione che, ai sensi del comma 2 dell’articolo 36, andrebbe affidato in via diretta e che comporta un costo per l’esperimento della gara di gran lunga superiore alla base d’asta e riguardano anche i criteri di valutazione delle offerta tecniche ed economica che prevedono un punteggio sul voto di laurea la prima e un offerta di lavoro a costo zero sulla seconda entrambi prive di qualsiasi fondamento".

"Insomma - afferma Lapenna - sembra di stare su scherzi a parte per quando palesemente assurdo sia il bando e mi chiedo cosa direbbe un marziano o piuttosto un collega europeo catapultato nel nostro paese osservando la capacità delle nostre amministrazioni pubbliche nel complicare e rendere palesemente assurde l’ applicazione della normativa. Siamo convinti che l’amministrazione ritirerà il bando a seguito delle nostre osservazioni e di quelle di tutte le professioni tecniche ma siamo pronti a contrastarlo se ciò non dovesse accadere in ogni sede".

A cura di Redazione LavoriPubblici.it



© Riproduzione riservata