Il Lazio è la prima regione in Italia che si adegua ai principi del
nuovo Codice dei Beni culturali.
Su proposta dell’Assessore all’Urbanistica Massimo Pompili,
la Giunta regionale ha adottato il Piano Territoriale Paesaggistico
Regionale, la carta della tutela del paesaggio e del patrimonio
storico, naturale e culturale del Lazio.
Saranno preservati 50.000 ettari di nuove aree agricole e tutti i
centri storici.
”E’ la più grande manovra ambientalista della storia regionale” -
ha dichiarato l'assessore – “Il Piano pone finalmente condizioni
certe per la salvaguardia delle aree di pregio della regione e sarà
uno strumento irrinunciabile di indirizzo per un corretto sviluppo
del territorio”.
”Sostituendo i 29 Piani paesistici vigenti dal '9” – ha poi
sottolineato Pompili – “questo Piano ha un valore nazionale perché
coinvolge in modo forte e sinergico la città di Roma”.
Le nuove norme, infatti, estenderanno la tutela ad oltre il 64% del
territorio del Lazio, con un +3% rispetto al passato, interessando,
per la prima volta, decine di migliaia di ettari di zone agricole.
A Roma la percentuale di patrimonio sotto tutela supererà il 70%.
La città, che consolida così il suo sistema ambientale, recupererà
i suoi tessuti più degradati, realizzerà le nuove centralità con le
loro funzioni strategiche mantenendo forte e profonda la sua
storica vocazione agricola.
Sull’intero territorio regionale è stata inoltre posta la
necessaria attenzione alla salvaguardia dei 500.000 ettari di
patrimonio boschivo e alla tutela dei centri storici di tutti i
comuni. Un patrimonio di inestimabile valore che può contribuire
allo sviluppo del territorio soprattutto a partire dai piccoli
Comuni.
Fonte: www.regione.lazio.it
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