Testo del Def: Modifiche al Codice appalti con semplificazioni CIPE e lavori riservati alle Pmi

05/10/2018

Arriva al Senato ed alla Camera dei Deputati il testo della Nota di aggiornamento del Def (Documento di Economia e Finanza) che alleghiamo alla presente notizia. Lo si apprende da un comunicato di Palazzo Chigi in cui viene espressamente affermato che “Il Def è alle Camere e conferma gli obiettivi, i tempi di attuazione delle riforme e le cifre”. Nella nota relativamente alle cifre principali contenute nella manovra è precisato che sono “Previsti 9 miliardi per il reddito e pensioni di cittadinanza e 7 per la quota cento. Le risorse per altre misure, centri per impiego (1 miliardo), flat tax (2 miliardi), assunzioni straordinarie per le forze dell’ordine (1 miliardo), truffati per le banche (1,5 miliardi) sono previste in altri capitoli di spesa”.

Entrano, anche, nella nota alcune anticipazioni sul Codice dei contratti con la semplificazione delle procedure di finanziamento delle opere da parte del CIPE e l’introduzione degli appalti riservati alle piccole e medie imprese. Si tratta delle prime modifiche cui si fa cenno dopo la consultazione del MIT conclusasi lo scorso 10 settembre.

Nel paragrafo IV.3 relativo alle principali linee di intervento, un sottoparagrafo è dedicato agli investimenti pubblici e nello stesso è possibile leggere (vedi pagina 71 della nota) che “Per ridare slancio agli appalti pubblici e superare le incertezze interpretative che sono emerse, si rende necessario modificare il Codice dei contratti pubblici. Il principio sarà quello di semplificare le procedure e, in tal modo, promuovere una maggiore trasparenza dell’amministrazione. La semplificazione riguarderà anche la fase di programmazione relativa alle delibere CIPE, con un collegamento più stretto con il lavoro progettuale delle stazioni appaltanti”.

Sempre nello stesso paragrafo IV.3, un sottoparagrafo è dedicato al “Sostegno alle imprese” e nello stesso è possibile leggere (pagina 86 della nota) che “Le PMI beneficeranno anche della modifica della disciplina degli appalti pubblici, a cui potranno accedere più facilmente. Questo limiterà anche il fenomeno del subappalto. In particolare, verranno ridotte le possibilità di deroghe da parte delle stazioni appaltanti e verrà affermato il principio della territorialità (’appalti a chilometro zero’). I contratti sotto la soglia comunitaria verranno assegnati con una riserva di quote per le PMI, contemplando una riserva anticipata di quote appaltabili. Le modifiche al Codice degli Appalti saranno anche orientate a rendere più efficienti i pagamenti della Pubblica Amministrazione e a facilitare l’estensione della compensazione tra crediti e debiti della PA”.

In allegato il Testo della Nota di aggiornamento del DEF 2018.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it



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