Regione Siciliana e Ufficio Speciale per la progettazione, OICE: 'Rischio blocco per le opere pubbliche'

16/11/2018

Dopo la dura presa di posizione adottata sulla Centrale per la progettazione di opere pubbliche da OICE e Rete delle Professioni Tecniche (leggi articolo), è arrivato il commento del coordinatore regionale dell’OICE per la Sicilia, ing. Franco Cavallaro, preoccupato per gli effetti della deliberazione n. 426 del 4 novembre scorso della Giunta Regionale che ha instituito una "Centrale di progettazione" in salsa regionale, ispirata all’art. 17 ddl di bilancio 2019.

L’intento del Presidente Musumeci - afferma l'ing. Franco Cavallaro alla nostra redazione - sembrerebbe quello di accelerare la progettazione di tanti interventi finanziati sulla carta che non si stanno traducendo in cantieri. Ma la soluzione scelta per affrontare questa emergenza non è corretta: per un vero sviluppo sostenibile e proattivo si deve puntare su una ingegneria di qualità. In passato sottovalutazioni, dati di partenza sbagliati, semplificazioni nello studio dei fenomeni naturali e progetti redatti frettolosamente non hanno permesso alle opere di dare le risposte sperate, se non addirittura sono state alla base di contenziosi con le imprese esecutrici".

Come evidenziato anche per la Centrale per la progettazione di opere pubbliche prevista dal Ddl di Bilancio, è indispensabile che la pubblica amministrazione si concentri sulle fasi di programmazione, monitoraggio e controllo delle opere pubbliche, specie quelle di carattere strategico e territoriale, evitando di strutturarsi per fare all'interno quanto il mercato, con maggiore efficacia, efficienza e qualità può offrire e offre da anni con professionalità e qualità.

"La pubblica amministrazione - conclude il coordinatore regionale dell’OICE per la Sicilia - applicando il principio di cautela a difesa dell’incolumità dei cittadini e a tutela patrimoniale dei suoi investimenti dovrebbe poi verificare “sempre” la qualificazione del progettista indipendentemente dall’appartenenza di quest’ultimo ai ruoli di pubblico funzionario. Per cui mettere assieme alla rinfusa 45 tecnici provenienti dai più diversi uffici regionali non garantisce certo la disponibilità di quelle squadre di progettazione che il mercato invece offre. Anche in questo caso, come a livello nazionale, il rischio è che si blocchi tutto. Se invece il Presidente Musumeci vuole accelerare gli investimenti utilizzi la centrale non per fare ingegneria ma per far svolgere più velocemente le procedure di selezione dei progettisti, per programmare e per controllare”.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it



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