13/12/2018
È tornata la famosa manina?
In una diretta Facebook di ieri, a proposito del Codice dei contratti, il Vice Premier Luigi di Maio aveva fatto intendere che nel decreto legge semplificazioni non si parlava più di modifiche al codice dei contratti che invece sarebbero state trattate nel disegno di legge delega. Di Maio ha dichiarato: “Il Codice degli appalti sta bloccando gli investimenti, dobbiamo eliminare un terzo delle norme. Il Governo si fa dare una delega e poi taglia tutto quello che non serve delle norme del Codice degli appalti”.
In assenza del testo ufficiale del decreto-legge sembrava, quindi, che le norme correttive del Codice dei contratti previste in una prima versione del decreto-legge fossero state cancellate e tutte le notizie delle agenzie di stampa riportavano il fatto che, a sorpresa, le modifiche al codice dei contratti erano state stralciate dal decreto-legge semplificazioni ed avrebbero trovato spazio in uno o più decreti legislativi che il Governo avrebbe predisposto in riferimento al disegno di legge delega semplificazioni, approvato sempre dal CdM di ieri.
Alcune agenzie di stampa riportavano, anche, che il testo del decreto-legge semplificazioni era stato approvato “Salvo intese” e, quindi, si lasciava spazio a possibili novità anche perché sembrerebbe che ieri pomeriggio la Lega, spinta soprattutto dall’associazione nazionale dei comuni favorevole a smantellare il codice appalti, avrebbe insistito per inserire la norma nel decreto.
Nel comunicato stampa relativo al Consiglio dei Ministri di ieri tornava l’ormai famosa manina? Potrebbe essere perché, in riferimento al decreto-legge semplificazioni veniva affermato testualmente:
“Il decreto ha l’obiettivo di fronteggiare con misure d’emergenza l’attuale situazione di sovraccarico e moltiplicazione degli adempimenti burocratico-amministrativi a carico dei cittadini, delle imprese e della stessa pubblica amministrazione, in modo da agevolare, tra l’altro, la libera iniziativa economica, nonché di assicurare un sostegno alle piccole e medie realtà imprenditoriali che vivono un momento di difficoltà. Gli interventi di semplificazione riguardano, tra l’altro: sanità, ambiente, agricoltura, giustizia, istruzione e formazione artistica e musicale, università e ricerca. Tra le principali misure, si prevede:
Nell’ultimo punto del predente elenco sembra che si tratti di non meglio identificate modifiche al Codice dei contratti. Si tratta di un refuso? Di una intesa successiva al Consiglio dei Ministri di ieri mattina? O del ritorno della ormai famosa manina?
Lo potremo scoprire dopo che potremo leggere il testo ufficiale del decreto-legge che, forse, dovrebbe essere pubblicato sulla Gazzetta ufficiale di oggi.
A cura di arch. Paolo Oreto