Ponte Morandi: Sarà ricostruito da Fincantieri, Salini Impregilo ed Italferr

19/12/2018

Il Commissario straordinario per la ricostruzione del viadotto Polcevera dell’Autostrada A10 Marco Bucci ha pubblicato il decreto n. 19 del 18 dicembre 2018 avente ad oggetto “Affidamento dell'appalto pubblico dei lavori per la realizzazione, in estrema urgenza, di tutte le opere di costruzione necessarie al ripristino strutturale e funzionale del Viadotto Polcevera in Genova”.

Con il decreto n. 19, il Commissario Marco Bucci ha aggiudicato l'appalto di tutte le opere di costruzione necessarie al ripristino strutturale e funzionale del Viadotto Polcevera in Genova, come da specifiche tecniche approvate con decreto n. 5 del 15 novembre 2018, a:

  • SALINI-IMPREGILO S.p.A. Via dei Missaglia 97 Milano;
  • FINCANTIERI S.p.A. Via Genova 1 Trieste;
  • ITALFERR S.p.A. Via V. G. Galati 71 Roma,

ai sensi dell’art. 32 Direttiva 2014/24/UE Parlamento europeo e del Consiglio del 26 febbraio 2014, richiamata dall’art. 1 comma 7 decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109, convertito in legge 16 novembre 2018 n. 130, per un corrispettivo a corpo, tutto compreso e nulla escluso, fisso e immutabile, pari ad euro 202.000.000 (duecentodue milioni) al netto dell’I.V.A..

Con lo stesso decreto, il Commissario straordinario ha, anche, disposto l’anticipata esecuzione delle attività propedeutiche di indagine, progettazione, bonifica bellica, aree e piste di cantiere e risoluzione delle interferenze, nonché quelle di coordinamento e interfaccia con l’appalto di demolizione, subordinando l’operatività di tale clausola alla sottoscrizione per accettazione da parte degli operatori economici aggiudicatari.

La proposta delle tre imprese aggiudicatarie, ispirata all'idea dell'Architetto Renzo Piano, presenta le seguenti caratteristiche di rilievo:

  • estetica e progettualità derivate dalla storia - immagine di Genova, città di mare, in ragione della forma delle pile e dell'impalcato, che rispettivamente richiamano la prua e la sezione di una nave;
  • ponte appoggiato su pile, nel rispetto della sensazione di avversione psicologica maturata in città dopo il crollo del “ponte Morandi” nei confronti di altre tipologie di ponti con parti sospese o strallate;
  • struttura mista in acciaio con pile in cemento armato, che consentono di coniugare l’alta qualità dei materiali con la necessaria durabilità dell’infrastruttura;
  • modalità esecutive di particolare agevolezza connesse alla scelta di realizzare le pile in cemento armato, pur mantenendo le caratteristiche architettoniche di pregio;
  • conseguente riduzione dei tempi di realizzazione dell’opera in prospettiva del recupero della competitività del sistema economico locale e nazionale;
  • dimensione economica favorevole;
  • riduzione delle interferenze con le infrastrutture e i sotto servizi presenti grazie alla manifestata disponibilità ad una nuova calibrazione del tracciato e delle pile, in coordinamento con i lavori di demolizione;
  • dimensione ed affidabilità delle aziende coinvolte.

In allegato il decreto n. 19 del 18 dicembre 2018.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it



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