Ddl di Bilancio per il 2019: 400 milioni ai piccoli Comuni

20/12/2018

Mentre sembra che il lungo negoziato tra Roma e Bruxelles abbia raggiunto il termine con il via libera alla manovra finanziaria da parte della Commissione europea, dopo l'approvazione da parte della Camera il Ddl di Bilancio per il 2019 si appresta a superare l'ultimo scoglio di Palazzo Madama per ritornare alla Camera per la definitiva approvazione.

Tra gli emendamenti vi sono quelli proposti dagli stessi relatori del provvedimento, come l'1.4000 che prevede l'inserimento dei commi 63-bis, 63-ter, 63-quater, 63-quinquies, 63-sexies, 63-septies, 63-opties e 63-nonies. L'emendamento prevede l'assegnazione ai Comuni fino a 20.000 abitanti di contributo complessivo fino 400 milioni di euro per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale. In particolare, i contributi sono assegnati con decreto del Ministero dell'interno entro il 10 gennaio 2019:

  • ai comuni con popolazione inferiore ai 2.000 abitanti, nella misura di 40.000 euro ciascuno,
  • ai comuni con popolazione tra 2.000 e 5.000 abitanti, nella misura di 50.000 euro ciascuno,
  • ai comuni con popolazione tra 5.001 e 10.000 abitanti nella misura di 70.000 euro ciascuno,
  • ai comuni con popolazione tra 10.001 e 20.000 abitanti nella misura di 100.000 euro ciascuno.

Entro il 15 gennaio 2019, il Ministero dell'interno dà comunicazione a ciascun comune dell'importo del contributo ad esso spettante.

Il comune beneficiario del contributo può finanziare uno o più lavori pubblici, a condizione che gli stessi non siano già integralmente finanziati da altri soggetti e che siano aggiuntivi rispetto a quelli inseriti nei programmi triennali. Il comune beneficiario del contributo è tenuto ad iniziare l'esecuzione dei lavori entro il 15 maggio 2019. I contributi sono erogati dal Ministero dell'interno agli enti beneficiari per il 50%, previa verifica dell'avvenuto inizio dell'esecuzione dei lavori e per il restante 50% previa trasmissione, al Ministero dell'interno, del certificato di collaudo, o del certificato di regolare esecuzione rilasciato dal direttore dei lavori.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it



© Riproduzione riservata