Lavori per quasi 365 milioni di euro per la tutela e il risanamento
delle risorse idriche, con l'obbiettivo di ridurre le tariffe. È
quanto ha previsto la Giunta Regionale con una delibera - proposta
dagli assessori all'Ambiente e Cooperazione tra i popoli, Filiberto
Zaratti, e al Bilancio, programmazione economico-finanziaria e
partecipazione, Luigi Nieri - varata durante la sua ultima
riunione, con l'approvazione di un piano di progetti per interventi
infrastrutturali destinati alla realizzazione di depuratori alla
riparazione delle condotte della rete idrica e al miglioramento
delle fognature.
Il provvedimento ha stilato una lista degli interventi
infrastrutturali strettamente necessari per il risanamento delle
risorse idriche della Regione, a tutela delle acque superficiali
fluviali, lacuali e marine, con particolare riferimento a quelle
ubicate in aree sensibili e naturali protette. Gli interventi,
ripartiti tra le cinque strutture Ato (Ambiti Territoriali
Ottimali) che nelle province gestiscono le risorse idriche,
ammontano a un valore complessivo previsto di 364.725.500 euro che
verranno reperiti nell'arco dei prossimi anni grazie a un insieme
di risorse regionali, statali e comunitarie.
"Si tratta di una serie di azioni integrate per il risanamento
delle acque e una più efficiente gestione delle risorse idriche -
ha dichiarato l'assessore Nieri - Un investimento corposo che
servirà a realizzare nuovi depuratori, migliorare la qualità delle
acque destinate al consumo, ammodernare le reti fognarie di molti
comuni, garantire il risparmio idrico per mezzo del recupero di
acque reflue. L'acqua è un bene comune prezioso e limitato. È
importante promuovere tutte le azioni necessarie a preservare
questo importante patrimonio. Un tema che la Giunta Regionale ha
individuato come una delle priorità nell'azione di governo,
riservandogli uno spazio importante all'interno dei documenti di
programmazione economica e finanziaria".
Assieme alla lista dei progetti prioritari da realizzare, la Giunta
ha approvato obiettivi da raggiungere con l'insieme dei lavori,
ovvero: ammodernamento e aumento dell'efficienza del servizio di
depurazione (con l'obbiettivo, tra le altre cose, di ridurre al
minimo, di qui a qualche anno, il numero di spiagge vietate alla
balneazione); miglioramento del sistema fognature con particolare
riferimento alle situazioni fuori norma e a quelle ricadenti nelle
aree naturali protette e nelle aree sensibili; recupero delle
perdite di rete di adduzione e distribuzione per il conseguimento
del risparmio idrico; riutilizzo diffuso delle acque reflue
depurate sia per gli usi agricoli che industriali oltre che per il
recupero quantitativo delle falde idriche in stato di sofferenza;
mantenimento e miglioramento della qualità delle acque destinate al
consumo umano; rimodulazione al ribasso della Tariffa pubblica
dell'acqua a livello di Ambito Territoriale Ottimale, previa
certificazione degli interventi previsti dal piano di interventi
varato.
Fonte Regione Lazio
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