Italia popolo di navigatori e Repubbliche marinare. Così
come nel Medioevo, porti e waterfront tornano indiscussi
protagonisti e in molte città italiane sono già approdati
importanti progetti.
Genova, in onore del suo glorioso passato di super potenza
marinara, pensa a un rilancio in grande stile del suo waterfront,
il cui progetto è stato affidato all'architetto genovese Renzo
Piano.
Ribattezzato “l'Affresco”, è rivoluzionario: trasformare
l'attuale aeroporto in porto e spostare la pista d'atterraggio in
mare, creando due isole artificiali che saranno collegate alla
costa con un tunnel, in parte sotterraneo e in parte sottomarino.
Nello specifico, un'isola sarà destinata ai cantieri navali e
l'altra all'aeroporto, in quest’ultima troverà posto anche il
capolinea delle nuova monorotaia, che faciliterà i collegamenti con
il centro cittadino. La nuova aerostazione sarà inoltre
caratterizzata da molti spazi verdi che, senza soluzione di
continuità, collegheranno il mare con il parco degli Erzelli. E
ancora, l'attuale Porto Petroli sarà trasformato in porto
turistico, che potrà contenere 1500 posti barca, mentre per quello
di Voltri si pensa a un porticciolo per pescherecci. Il mega
progetto, il cui costo si aggira sui 4,2 miliardi di euro, è stato
inserito dal Governo nel Dpef.
Sempre dal capoluogo ligure e dal suo Dipartimento di progettazione
e costruzione dell'architettura (Diparc) è partito anche il
progetto di un nuovo waterfront di 25 chilometri, che
comprende un tratto di costa interessato da otto Comuni.
Un'interrotta passeggiata a mare che collegherà Arenzano,
nel genovese, fino a Vado Ligure, in provincia di Savona. Sulla
stessa “rotta” di Genova, altre città italiane hanno affidato il
restyling di waterfront e porti a importanti architetti.
Fregane per la riqualificazione del suo lungomare vanta una
firma prestigiosa dell'architettura italiana, quella di Paolo
Portoghesi, che ha progettato il nuovo pontile attrezzato. E'
invece opera di Massimiliano Fuksas la progettazione delle
opere a terra, inserite nell'ampliamento del porto turistico di
Castellammare di Stabia. La nuova darsena, che sorge su una
superficie di 400mila metri quadrati, potrà contenere fino a 1300
barche, per lo più di grandi dimensioni, e 2mila posti auto. Ed il
settore dei waterfront e dei porti, a lungo dimenticato, torna
sotto i riflettori. Da quest'anno fino al 2010, secondo l'Assoipta
(Associazione italiana porti turistici dell'Adriatico), sono
infatti in programma 50 nuove aperture e altrettanti ampliamenti
delle darsene. Intanto, sono stati già inaugurati numerosi scali.
Il più recente è quello di Porto Reno, il nuovo porto turistico
internazionale di Casalborsetti, in provincia di Ravenna,
che può ospitare fino a 475 posti barca.
Punta di diamante e novità assoluta nell'intero panorama nazionale
sono i 70 bungalows a forma di palafitta, realizzati in parte su
un'isola artificiale a forma di chiocciola, con il posto barca
sotto l'abitazione. L'opera è stata realizzata dalla Cmr, la stessa
impresa che sta costruendo quello che si prospetta come l'approdo
più grande dell'Adriatico: il complesso portuale turistico
“Marinara” a Marina di Ravenna.
La società ha “in cantiere” anche il porto diGoro,
Montenero di Bisaccia e Manfredonia. Gli scali di
risceglie e Pantelleria, già operativi, sono invece
interessati da lavori di ampliamento. Tanti progetti che rientrano
in quello più vasto della creazione di un network portuale che,
partendo da Marinara, arrivi a collegare tutti i porti. Una volta
ultimato l'iter burocratico, sarà la volta del porto turistico di
Fiumicino, che nelle intenzioni della società, si candida a
diventare l'approdo più grande del Mediterraneo. Anche la regione
Campania si è mossa nella stessa direzione. Grazie ai fondi europei
è stata infatti realizzata la prima rete integrata dei porti
turistici, denominata “PassPorto”.
Un network formato, per il momento, dai porti di Procida,
Casamicciola, Cala degli Aragonesi, Acciaroli,
Sapri e infine Amalfi, non a caso un'altra Repubblica
marinara.
Fonte: www.demaniore.com
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