La riforma delle professioni, che prometteva una dura guerra anche
nel periodo estivo, sembra che abbia fatto fare vacanze serene a
tutti quanti.
Sicuramente le parole di Mantini e Chicchi hanno sortito l’effetto
voluto per ordini e associazioni che, in un certo senso, hanno
rallentato la loro raccolta di firme per la proposta di legge di
iniziativa popolare.
A due mesi dal via dell’iniziativa, infatti, la raccolta delle
firme procede molto lentamente, anche perché, come ha spiegato i
primi giorni del mese di agosto Pietro De Paola, presidente dei
geologi, “la raccolta continua a piccolo trotto. Per valutare i
primi dati bisognerà attendere la seconda metà di agosto”.
Il punto sostanziale è che la prudenza ha preso il sopravvento su
ogni cosa ed il Cup, a sostegno di questa teoria, ha rispedito al
mittente le richieste dei Cup territoriali di Udine, Trieste e
Gorizia.
Il Colap, poi, ha proprio interrotto il processo di raccolta:
40mila firme che erano state registrate sono state cestinate d al
coordinatore Giuseppe Lupoi, per una chiara impossibilità di
procedere oltre con il progetto che prevedeva la calendarizzazione
della riforma alla camera prima delle ferie estive.
Ed ora, entro la metà di settembre, si dovrà decidere sul tanto
atteso testo unificato.
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