Certificazione accreditata BIM: in attesa di un tavolo di lavoro per la definizione di una prassi di riferimento

01/04/2019

Come da noi anticipato (leggi articolo), Accredia ha sospeso la Circolare informativa n. 8 del 15 marzo 2019 avente ad oggetto “Disposizioni in materia di certificazione e accreditamento per la conformità alla norma UNI 11337-7:2018 “Edilizia e opere di ingegneria civile - Gestione digitale dei processi informativi delle costruzioni - Parte 7: Requisiti di conoscenza, abilità e competenza delle figure professionali coinvolte nella gestione e nella modellazione informativa”.

Sospensione dovuta principalmente al requisito minimo del possesso di una "Laurea magistrale o quinquennale di laurea specialistica conseguita secondo gli ordinamenti didattici vigenti al momento, ed iscrizione ai relativi albi professionali" per accedere alla certificazione e accreditamento per diventare BIM Specialist, BIM Coordinator, BIM Manager e CDE Manager, ma in generale a dei requisiti complessivi che non hanno ricevuto i favori degli addetti ai lavori.

Da qui la sospensione immediata della circolare e la richiesta da parte di Accredia, l’Ente unico di accreditamento, ad UNI, l’Ente italiano di normazione, dell’avvio di un tavolo di lavoro per la definizione di una prassi di riferimento in materia di certificazione accreditata BIM. Una prassi che avrà l'obiettivo di dare indicazioni agli Organismi di certificazione, accreditati da Accredia, sulle modalità che dovranno seguire per qualificare i nuovi profili professionali secondo la certificazione legata al mondo della progettazione in BIM, il metodo di pianificazione, realizzazione e gestione di costruzioni tramite software.

Al tavolo in UNI parteciperanno le parti rappresentative. “Già con la sospensione della circolare n.8/2019, Accredia ha dimostrato di ascoltare le esigenze e le istanze dei settori coinvolti - ha commentato il Direttore generale di Accredia, Filippo Trifiletti - Proprio per questo motivo abbiamo chiesto ad UNI l’attivazione, nel più breve tempo possibile, di un tavolo di lavoro con le parti rappresentative. In questo modo avremo la possibilità e il tempo necessario per registrare le posizioni e agire nell’interesse di tutti gli attori”.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it



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