Fremono i preparativi per il rientro in Sicilia della Venere di
Morgantina: il "comitato di accoglienza", infatti, nelle prossime
settimane sarà al lavoro per definire gli ultimi aspetti che
possano dare nel 2010 un grande benvenuto alla statua rinvenuta da
tombaroli ennesi negli anni '80.
La Venere di Morgantina è una statua alta poco più di due metri,
realizzata in tufo calcareo per il drappeggio e con il viso e le
parti nude in marmo, venne scolpita tra il 425 ed il 400 a.C..
Venne rifinita in tutti i suoi lati e da ciò si evince che fosse
collocata su un altare visibile da tutti i punti di vista. Il
Tribunale di Enna, grazie ad una perizia petrografica, ha accertato
la provenienza siciliana dei materiali.
Trafugata in Sicilia e successivamente venduta, venne ritrovata al
Paul Getty Museum di Malibù in California. Nell'agosto del 2001 il
Tribunale di Enna condanna il ricettatore a 2 anni di reclusione e
ad una penale di 40 miliardi di lire.
La sentenza è estremamente rivoluzionaria considerato il fatto che
è la prima volta che un Tribunale applica una multa di tale entità
per esportazione clandestina di opere d'arte, segno che si sta
sviluppando un maggiore interesse verso i beni culturali.
Oggi, però, la statua "torna a casa" grazie ad un accordo tra il
museo ed il ministero dei beni culturali rientreranno in Sicilia
anche 40 pezzi esposti al mueso.
Soddisfatto l'assessore regionale ai beni culturali Lino Leanza che
annuncia il rientro con un grande evento la cui organizzazione
chiama a raccolta anche il ministro Francesco Rutelli.
La Venere di Morgantina verrà ospitata nel museo di Aidone, città
della provincia di Enna ed "erede" di Morgantina stessa ed avrà
accanto a sé altri materiali raccolti negli scavi di Morgantina
della missione americana delle Università di Princeton e Virginia e
delle Soprintendenze di Siracusa, Agrigento ed Enna.
Il museo, all'interno del convento dei padri cappucci, dopo anni di
adeguamenti ha riaperto lo scorso marzo, ma deve subire degli altri
interventi prima che la statua rientri in patria.
Proprio per questo, infatti, il presidente della provincia di Enna
Cataldo Salerno ha affermato che "lo straordinario impegno profuso
per ottenere la restituzione della Venere non può esaurirsi proprio
adesso, ma deve necessariamente completarsi con la realizzazione
del degno contenitore mussale, per il quale auspico che la Regione
emani al più presto un apposito bando internazionale che non faccia
rimpiangere l'attuale collocazione della Venere al Paul Getty
Museum".
© Riproduzione riservata