06/06/2019
Ormai il dado è tratto e stamattina alle ore 10:00 in Assemblea del Senato sono previste le dichiarazioni di voto e il voto finale del ddl di conversione del Decreto-Legge 18 aprile 2019, n. 32 (c.d. Decreto Sblocca Cantieri), per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l'accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici.
Con la seduta di ieri sono saltati (alcuni ritirati e altri respinti) tutti gli emendamenti presentati fatta esclusione dell’emendamento 1.7 (testo 2) del Senatore Simona Pergreffi (Lega) che sostituisce integralmente l’articolo 1 dello Sblocca Cantieri così come modificato dall’emendamento 1.7 (testo 2)/161 (testo 3) dei senatori Stefano Patuanelli (M5S) e Massimiliano Romeo (Lega).
In pratica, una soluzione, quella di un emendamento che emenda un precedente emendamento della Lega che avrebbe docuto sospensere per 2 anni il codice dei contratti che ha creato, di fatto, un superemendamento che consente di interlacciare la riforma del codice scaturita dai lavori delle due commissioni riunite 8a e 13a del Senato ed approdata in aula e gradita al Movimento Cinque stelle (tra l'altro anche il nuovo regolamento generale in sostituzione delle linee guida Anac e dei decreti ministeriali) e la novità dell'emendamento della Lega relativa alla sospensione biennale del Codice dei contratti. Tra le novità ricordiamo:
Ovviamente i due emendamenti si intrecciano tra loro, creando, di fatto, un superemendamento che sostituisce integralmente l'articolo 1 del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32. Oltre ad allegare il testo dei due emendamenti approvati dall’assemblea del Senato, che sostituiscono, integralmente, l’articolo 1 del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, abbiamo predisposto un testo a fronte in cui abbiamo riportato:
Il Senato ha approvato, dunque, con 175 voti favorevoli, 55 contrari e 40 astenuti, il superemendamento al decreto-legge Sblocca cantieri che modifica alcuni punti e ne sospende altri del codice dei contratti che dovrebbe andare lunedì prossimo alla Camera dei Deputati dove, visti i tempi strettissimi, dopo l'esame nelle competenti commissioni, dovrebbe essere approvato, quasi certamente, con voto di fiducia.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it