Sicurezza degli impianti elettrici in alto mare. La bozza di
regolamento messa a punto dal Ministero dello Sviluppo Economico
prevede una gestione della sicurezza per quanto concerne gli
impianti elettrici molto “leggera”. Gli interventi vengono,
infatti, classificati sulla base di parametri puramente
quantitativi senza alcuna considerazione della complessità
dell’intervento.
Secondo il comma 2 dell’art. 5 del nuovo regolamento, la
progettazione di interventi di installazione, trasformazione e
ampliamento di impianti di potenza inferiore a 6 kW installati in
unità abitative di superficie non superiore a 400 mq, può essere
affidata a qualsiasi installatore che autoreferenziandosi riesce a
provare o meno la sua professionalità.
Considerato che quasi la totalità di utenze domestiche (di
superficie inferiore a 400mq) è servita da impianti con potenza
variabile tra i 3 e i 4,5 kW, la nuova normativa non offre più
nessuna garanzia al consumatore, come se l’elettricità che serve
questi impianti non apportasse alcun danno!
Ma non è tutto!Secondo quanto affermato in una lettera inviata alla
sezione affari normativi del Consiglio di Stato dal Consiglio
Nazionale degli Ingegneri e dei Periti Industriali, il nuovo
regolamento non solo non offre alcuna garanzia nella progettazione
degli impianti più comuni ed utilizzati, ma comporta l’abrogazione
illegittima della norma primaria in materia di sicurezza degli
impianti elettrici, cioè la legge 46/1990 relativa appunto alle
“norme per la sicurezza degli impianti”.
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